Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera definitivo al progetto del ponte sullo Stretto di Messina, segnando una svolta dopo decenni di attese, promesse e sospensioni. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche dell’opera e i prossimi passi.
La domanda cruciale riguarda proprio le dimensioni del ponte e il suo primato mondiale:
Il progetto include anche oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari – l’80% dei quali in galleria o viadotto – per integrare il ponte con l’autostrada del Mediterraneo, le ferrovie verso Villa San Giovanni/Reggio Calabria, e le principali direttrici siciliane da Messina verso Palermo e Catania. Inoltre, è stata inserita anche la metropolitana dello Stretto, con tre fermate sulle due sponde, come annunciato dalla conferenza stampa di Salvini.
Nelle prossime settimane scatterà la dichiarazione di pubblica utilità, che consentirà l’avvio degli espropri; a seguire si avvieranno le opere anticipate e la progettazione esecutiva per fasi. Il completamento e apertura all’esercizio del ponte sono previsti tra il 2032 e il 2033. Il ministro Salvini ha assicurato che “gli espropriati riceveranno un trattamento migliore di quello delle linee ad alta velocità”, promettendo attenzione e indennizzi adeguati.
L’approvazione di oggi rappresenta il passaggio istituzionale decisivo: dopo la “bollinatura” della Corte dei Conti, prevista a breve, partiranno finalmente i cantieri. L’investimento è imponente, oltre 13,5 miliardi di euro interamente coperti da fondi pubblici già stanziati nelle ultime leggi di bilancio. “Il ponte sarà un simbolo ingegneristico globale, la dimostrazione della nostra competenza tecnica”, ha commentato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la riunione Cipess, sottolineando come “l’Italia torna a sognare e a realizzare opere di portata mondiale”.
Poco dopo il via libera, il ministro Matteo Salvini, tra i principali sostenitori politici dell’opera, ha dichiarato in conferenza stampa che “si tratta di un acceleratore di sviluppo, parte integrante della soluzione ai problemi storici del Mezzogiorno”. Salvini ha aggiunto che tra settembre e ottobre partiranno i primi cantieri per opere propedeutiche: espropri, bonifiche, sondaggi e installazione dei campi base. Le procedure sono già in moto per rispettare il cronoprogramma che prevede il ponte percorribile tra il 2032 e il 2033. “Essere arrivati a questo punto, con copertura totale e condivisione di territori e regioni, è una grande emozione e un risultato storico per tutto il Paese”.