Il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni di dibattiti e rinvii, vede finalmente una svolta concreta con l’approvazione definitiva del progetto da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) il 6 agosto 2025. Oggi l’Italia si prepara a realizzare un’infrastruttura destinata a entrare nella storia dell’ingegneria mondiale.
Il costo complessivo del Ponte sullo Stretto di Messina è fissato in 13,532 miliardi di euro. Questa cifra copre non solo la struttura del ponte in sé, ma anche tutte le opere accessorie: i raccordi ferroviari e stradali su entrambe le sponde, le stazioni ferroviarie, le opere di mitigazione e compensazione ambientale, e persino una nuova metropolitana sotterranea sull’asse dello Stretto.
La realizzazione è considerata tra le più complesse e avanzate a livello tecnico e logistico, inserendosi nel più vasto piano di investimento infrastrutturale del Mezzogiorno e dell’intero Paese.
Il budget di 13,5 miliardi di euro si suddivide così:
Il finanziamento dell’opera è completamente pubblico e dettagliato nelle leggi di bilancio 2024 e 2025, senza ricorrere a concessioni private o project financing tradizionale:
Fonte di finanziamento | Quota (miliardi €) |
---|---|
Bilancio statale | 6,962 |
FSC amministrazione centrale | 4,600 |
FSC Sicilia e Calabria | 1,600 |
Risorse SDM (aumento cap.) | 0,370 |
Fondi europei | 0,025 |
Totale | 13,532 |
L’intera copertura deriva, quindi, da risorse pubbliche nazionali e regionali, fortemente volute dal governo che ha individuato l’opera come priorità strategica. Il governo ha scelto di coinvolgere anche Sicilia e Calabria nella compartecipazione (circa il 10% del totale), vista l’importanza per le due regioni del collegamento stabile con il continente. Nonostante alcune proteste delle amministrazioni locali, l’opera è formalmente finanziata secondo questa ripartizione.