06 Aug, 2025 - 17:17

Quanto costa il Ponte sullo Stretto di Messina? Ecco chi lo finanzia

Quanto costa il Ponte sullo Stretto di Messina? Ecco chi lo finanzia

Il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni di dibattiti e rinvii, vede finalmente una svolta concreta con l’approvazione definitiva del progetto da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) il 6 agosto 2025. Oggi l’Italia si prepara a realizzare un’infrastruttura destinata a entrare nella storia dell’ingegneria mondiale. 

Il costo del Ponte sullo Stretto: 13,5 miliardi di euro

Il costo complessivo del Ponte sullo Stretto di Messina è fissato in 13,532 miliardi di euro. Questa cifra copre non solo la struttura del ponte in sé, ma anche tutte le opere accessorie: i raccordi ferroviari e stradali su entrambe le sponde, le stazioni ferroviarie, le opere di mitigazione e compensazione ambientale, e persino una nuova metropolitana sotterranea sull’asse dello Stretto.

La realizzazione è considerata tra le più complesse e avanzate a livello tecnico e logistico, inserendosi nel più vasto piano di investimento infrastrutturale del Mezzogiorno e dell’intero Paese.

Analisi della ripartizione dei fondi

Il budget di 13,5 miliardi di euro si suddivide così:

  • Circa il 40% è destinato al solo ponte (l’opera sospesa sullo Stretto).
  • Il restante 60% copre le opere a terra: raccordi, stazioni, metropolitana, viabilità locale e opere di mitigazione ambientale.
  • Oltre 40 chilometri di nuove infrastrutture collegate.
  • Opere non funzionali al ponte, come centri direzionali e opere compensate per il territorio.

Da dove arrivano i finanziamenti?

Il finanziamento dell’opera è completamente pubblico e dettagliato nelle leggi di bilancio 2024 e 2025, senza ricorrere a concessioni private o project financing tradizionale:

  • Bilancio statale: la fonte principale, con circa 6,962 miliardi di euro già previsti nella manovra economica.
  • Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC): 4,600 miliardi di euro, di cui una quota destinata dall’amministrazione centrale e una secondo la ripartizione regionale.
  • FSC Sicilia e Calabria: 1,600 miliardi, di cui 1,3 miliardi dalla Sicilia (anche con fondi europei FESR) e 300 milioni dalla Calabria.
  • Queste quote regionali sono state oggetto di discussione perché la Sicilia, in particolare, ha contestato la ripartizione imposta dal governo nazionale senza pieno accordo, ma resta una delle fonti principali previste dal piano.
  • Risorse della società di progetto “Stretto di Messina” (SDM): circa 370 milioni da aumenti di capitale già versati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
  • Fondi Europei: Sebbene l’opera sia inserita nella Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T), i fondi europei finora assegnati sono limitati a 24,7 milioni di euro, destinati prevalentemente alla progettazione e non ancora alla fase realizzativa vera e propria.
Fonte di finanziamentoQuota (miliardi €)
Bilancio statale6,962
FSC amministrazione centrale4,600
FSC Sicilia e Calabria1,600
Risorse SDM (aumento cap.)0,370
Fondi europei0,025
Totale13,532
 

La copertura pubblica e il ruolo delle Regioni

L’intera copertura deriva, quindi, da risorse pubbliche nazionali e regionali, fortemente volute dal governo che ha individuato l’opera come priorità strategica. Il governo ha scelto di coinvolgere anche Sicilia e Calabria nella compartecipazione (circa il 10% del totale), vista l’importanza per le due regioni del collegamento stabile con il continente. Nonostante alcune proteste delle amministrazioni locali, l’opera è formalmente finanziata secondo questa ripartizione.

 

 

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