07 Aug, 2025 - 14:41

Chiude un'edicola dopo l'altra

Chiude un'edicola dopo l'altra

Ogni giorno chiude un'edicola e molti edicolanti anziani vanno in pensione senza il sostituto. I numeri sono allarmanti: negli ultimi 15 anni siamo passati dai circa 38mila giornalai cosiddetti 'esclusivi' (quindi escludendo altri tipi di punti vendita, come bar o supermercati) a circa 11mila edicole presenti oggi in tutta Italia. A fornire i dati all'Adnkronos è Giuseppe Marchica, segretario generale Sinagi, il sindacato nazionale giornalai d'Italia.

Perché accade? Si va da internet all'aumento dei costi e delle tasse a fronte di sempre minori entrate. Una situazione che preoccupa tutti, editori compresi. La soluzione? "Abbiamo bisogno di regole nuove, condivise. Per questo chiediamo di avviare un tavolo unitario, con tutta la filiera – esercenti, distributori ed editori – magari al dipartimento Editoria. Una richiesta che avanziamo da anni e che ribadiamo: vediamoci, troviamo insieme delle soluzioni per dare certezza al settore", dice Marchica.

Le Regioni Lazio e Toscana investono per sostenere il settore

A fare ancora di più le spese della crisi delle edicole sono soprattutto i piccoli centri: "Abbiamo chiesto ad alcune regioni, e Lazio e Toscana sono le prime ad essere partite, di investire per tutelare le aree interne e i piccoli comuni lontani dalle grandi città". Cosa perdiamo ogni volta che un'edicola chiude? "In primo luogo perdiamo la possibilità di fornire un'informazione certificata a tutti i cittadini – risponde il segretario generale del Sinagi – poi, perdiamo un servizio perché l'edicola, oggi come ieri, è questo: un servizio. Basta pensare a quello che è successo durante il Covid quando, su nostra richiesta, le edicole sono rimaste aperte diventando punto di erogazione di servizi. Questo era, e questo è. Nei piccoli centri, nei quartieri. Infine, quando un'edicola chiude, sparisce anche quel punto di incontro per le persone, quindi è una perdita anche sul piano sociale". Mi viene tanta malinconia quando pensiamo alle file davanti alle edicole per comprare il quotidiano e per i giornalisti l'edicolante è stato anche un prezioso informatore sui fatti della città.

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