17 Aug, 2025 - 12:30

Decadenza rateizzazione cartelle esattoriali: cosa succede, come evitarla e cosa fare

Decadenza rateizzazione cartelle esattoriali: cosa succede, come evitarla e cosa fare

Quando si aderisce a piani di rateizzazione delle cartelle esattoriali, molti contribuenti si interrogano sulle conseguenze della decadenza con l'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Soprattutto, si vorrebbe sapere come fare per evitarla, anche se alcune volte, per forza di cose, è impossibile.

Tra le tante, c'è chi teme di aver perso il beneficio della dilazione a causa del mancato pagamento delle rate nei termini stabiliti. È il caso della rottamazione quater, molto limitante.

In questo articolo, spiegheremo le possibilità per evitare la decadenza e recuperare i benefici della rateizzazione.

Cosa succede se si decade dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali

Le sanatorie e rottamazione, così come il saldo e stralcio dei debiti, sono ottime possibilità per togliersi letteralmente di dosso un peso.

I piani di dilazione, soprattutto quando le rate sono tante e di importo contenuto, rappresentano un'ottima possibilità per i contribuenti che possono saldare il debito beneficiando di sconti, ad esempio, sugli interessi.

Tuttavia, quando un contribuente non rispetta i pagamenti delle rate previste nel piano, perde i benefici che erano stati concessi.

Oltre a perdere la possibilità di posticipare e suddividere i pagamenti, vengono ripristinate alcune misure che erano state sospese.  Si pensi, ad esempio, il fermo amministrativo sui veicoli: questo viene riattivato, il che significa che il mezzo potrebbe essere nuovamente bloccato e non utilizzabile fino al saldo della prima rata.

Inoltre, senza la rateizzazione, il contribuente può essere soggetto a pignoramenti, con il rischio che i beni vengano venduti all'asta o che vengano prelevate somme da conti correnti, stipendi o pensioni.

Come evitare la decadenza

Per evitare la decadenza dalla rateizzazione, è fondamentale non superare un numero specifico di rate non pagate. Nei nuovi piani, il limite è di 8 rate non pagate, mentre nei vecchi piani è di 5. Se si arriva all’ultima rata e non si rispetta la scadenza finale, anche con meno di 8 rate non pagate (o 5 nei vecchi piani), si può comunque decadere.

Esiste un "trucco" utile per le rate intermedie (dalla seconda alla penultima), poiché la prima va sempre pagata per avviare la rateizzazione, e l’ultima ha regole particolari. Secondo la circolare n. 17/2016 dell’Agenzia delle Entrate, una rata non viene considerata scaduta fino a quando non è passato il termine per pagare la rata successiva.

Ad esempio, se una rata scade il 15 maggio, verrà conteggiata ai fini della decadenza solo dopo il 15 giugno, quando scade il termine per pagare la rata successiva. In questo modo si guadagna un mese extra, ma è sempre fondamentale non superare il limite di rate non pagate per evitare la decadenza.

Decadenza rateizzazione: si rischia il pignoramento?

Se scade la rateizzazione, tutte le misure di recupero del debito riprendono automaticamente. L’intero importo del debito diventa subito esigibile, e l’Agenzia delle Entrate Riscossione può procedere con il pignoramento di beni mobili e immobili.

Per gli stipendi, il pignoramento avviene in base a limiti specifici:

  • Fino a 2.500 euro si pignora un decimo;
  • Tra 2.500 e 5.000 euro un settimo;
  • Oltre i 5.000 euro un quinto.

Per le pensioni, si può pignorare solo l’eccedenza sopra i 1.000 euro, rispettando il "minimo vitale".

Gli immobili possono essere pignorati se l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha iscritto un’ipoteca e il debito, così come il valore degli immobili, supera i 120.000 euro. La prima casa è protetta, tranne se si tratta di una casa di lusso.

Per debiti fino a 1.000 euro, l’Ente non avvia azioni esecutive prima di 120 giorni dalla comunicazione del debito. Per importi maggiori, se è passato più di un anno dalla cartella, l’AdER deve inviare un avviso di pagamento con scadenza di 5 giorni, a meno che non fosse già stato inviato in precedenza.

Cosa fare quando si decade

Se un contribuente perde la rateizzazione con l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, può considerare queste opzioni:

  • Riammissione al piano: per i piani richiesti entro il 15 luglio 2022, è possibile rientrare pagando in un’unica soluzione le rate scadute. Non si possono ottenere più rate rispetto a quelle iniziali;
  • Per i piani dal 16 luglio 2022: non è possibile riprendere la rateizzazione né ottenere una nuova dilazione. Il debito diventa immediatamente esigibile, salvo eventuali rottamazioni;
  • Nuove rateizzazioni: è possibile richiedere una nuova rateizzazione solo per eventuali debiti successivi, non per quelli già decaduti.

Conclusioni: decadenza piani di rateizzazione

In conclusione, evitare la decadenza dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali è possibile seguendo alcune semplici regole, come rispettare i limiti di rate non pagate e sfruttare eventuali margini di tempo offerti dalla normativa.

Quando la decadenza si verifica, il contribuente può tentare di rientrare nel piano, ma le opzioni variano a seconda della data di richiesta della rateizzazione.

In ogni caso, è importante essere consapevoli delle possibili conseguenze, come il ripristino delle misure di recupero e il rischio di pignoramenti, e agire tempestivamente per evitare ulteriori difficoltà.

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