17 Aug, 2025 - 12:31

Chi è Tommaso Morra e dove è stato arrestato? Tutti i reati del super latitante

Chi è Tommaso Morra e dove è stato arrestato? Tutti i reati del super latitante

Tommaso Morra, uno dei nomi più temuti all’interno della criminalità pugliese, è stato catturato all’alba del 17 agosto 2025 nel suo comune di residenza, Cerignola, in provincia di Foggia.

L’arresto segna la conclusione di una latitanza durata circa sei mesi, iniziata nel febbraio 2025 dopo che Morra si era sottratto all’esecuzione della sua condanna definitiva.

Chi è Tommaso Morra?

Morra è considerato un elemento di spicco e figura di vertice delle cosiddette “batterie cerignolane”, gruppi criminali noti per la specializzazione negli assalti a furgoni portavalori e caveau di istituti di vigilanza.

La sua ascesa nel mondo del crimine è avvenuta grazie alla sua capacità di organizzare commando altamente specializzati, equipaggiati con armi da guerra come Kalashnikov, mitragliette Uzi, pistole, fucili a pompa e munizioni in grande quantità. Il suo nome era già noto agli investigatori per precedenti episodi ad alto rischio che avevano suscitato allarme nazionale.

La latitanza e l’arresto

Dopo la condanna definitiva a 12 anni e 6 mesi di reclusione, Morra aveva deciso di rendersi irreperibile. La sua latitanza è iniziata proprio a Cerignola, città dove godeva di numerosi appoggi e aveva la possibilità di nascondersi tra ambienti compiacenti.

La caccia al super latitante ha coinvolto diversi reparti delle forze dell’ordine: la Polizia di Stato, il Servizio Centrale Operativo, le Squadre Mobili di Brescia e Foggia con il supporto del reparto speciale dei Nocs e della Guardia di Finanza, in stretta collaborazione con la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Brescia e con la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

La svolta nelle indagini è arrivata grazie a una serie di riscontri investigativi che hanno permesso di localizzare Morra a Cerignola, ponendo fine a una fugace e raffinata latitanza durata esattamente sei mesi. L’arresto è avvenuto senza spargimento di sangue, ma con un imponente dispiegamento di forze speciali, data la pericolosità del personaggio.

I reati di Tommaso Morra

Il nome di Morra è legato indissolubilmente al tentato assalto al caveau della Mondialpol di Calcinato, in provincia di Brescia, avvenuto nel marzo 2022. In quell’occasione, guidò un commando composto da ben 31 complici, pronti a colpire con armi automatiche e veicoli modificati per sfuggire alle forze dell’ordine.

L’azione, definita dagli inquirenti “di altissimo livello criminale”, fu sventata grazie a uno straordinario intervento congiunto di Polizia e Carabinieri, con il coinvolgimento dei reparti speciali Nocs. L’intera banda fu fermata all’interno di un capannone poco distante dalla sede dell’istituto di vigilanza.

Morra è stato condannato in via definitiva a 12 anni e 6 mesi, di cui ne dovrà scontare ora 9 anni, 6 mesi e 25 giorni. La sentenza riconosce a suo carico una serie di reati gravissimi, tra cui:

Tentata rapina aggravata e organizzata in associazione armata.

Detenzione e porto illegale di armi da guerra.

Associazione a delinquere finalizzata a commettere assalti a caveau e veicoli blindati.

Resistenza a pubblico ufficiale, avvenuta durante l’intervento delle forze dell’ordine.

Diversi episodi di latitanza e sottrazione volontaria agli obblighi imposti dalla giustizia, che ne hanno accresciuto il profilo da super latitante.

L’importanza dell’arresto

La cattura di Morra rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata pugliese e segna la fine di una lunga latitanza che aveva destato preoccupazione tra magistratura e forze dell’ordine. Gli investigatori sottolineano che Morra era ritenuto un punto di riferimento per le “batterie cerignolane”, colpite duramente dall’operazione che ha portato alla sua cattura.

L’arresto chiude una stagione di criminalità particolarmente violenta e segna un successo nella lotta contro la mafia che aveva fatto della provincia di Foggia una delle sue roccaforti. Tommaso Morra sarà ora trasferito in una struttura carceraria di massima sicurezza, dove dovrà scontare la lunga pena e rispondere di tutti i reati che gli sono stati attribuiti dalla giustizia italiana.

 

 

LEGGI ANCHE