21 Aug, 2025 - 20:51

Chi era Filippo Verterame, il 22enne accoltellato durante una rissa in spiaggia a Isola Capo Rizzuto

Chi era Filippo Verterame, il 22enne accoltellato durante una rissa in spiaggia a Isola Capo Rizzuto

Si è spento all'ospedale di Catanzaro, dove era stato ricoverato dopo essere stato accoltellato alla gola durante una violenta rissa scoppiata nella mattinata di martedì 19 agosto 2025 su una spiaggia di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Filippo Verterame aveva 22 anni e tanti sogni ancora da realizzare. Continuerà a vivere - a modo suo - nelle persone che riceveranno i suoi organi, donati per scelta della famiglia.

Chi era Filippo Verterame, morto a 22 anni dopo una rissa in spiaggia

Dopo il diploma, mentre molti dei suoi coetanei lasciavano la sua Calabria, Filippo, 22 anni appena compiuti, aveva deciso di restare. Amava la sua terra e voleva investirci il proprio futuro, dedicandosi anima e corpo all'accoglienza.

Insieme ai familiari, gestiva un lido in località "Le Cannella", che, oltre a garantire l'accesso a persone con disabilità, offre lavoro a giovani autistici. Un progetto inclusivo e coraggioso, che lo aveva reso noto e stimato da molti. Poi, martedì mattina, la tragedia.

La rissa e l'accoltellamento: cos'è successo martedì a Le Cannella

Secondo quanto ricostruito finora, la rissa sarebbe scaturita da una manovra azzardata eseguita da un'auto lanciata ad alta velocità nel parcheggio adiacente allo stabilimento balneare in cui Filippo lavorava.

Il 22enne e alcuni suoi familiari avrebbero iniziato a litigare con un altro gruppo del posto; dalle parole, però, i presenti sarebbero presto arrivati alle mani. Fino a che qualcuno non ha impugnato un coltello, colpendo Filippo alla gola.

Le sue condizioni sono apparse subito critiche. Dopo un primo intervento a Crotone, il giovane è stato trasferito d'urgenza all'ospedale di Catanzaro, dove è rimasto in coma per due giorni. Alla fine, i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

Le indagini e i messaggi di cordoglio per la vittima sui social

Mentre le indagini proseguono per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e chiarire le responsabilità individuali dei coinvolti - al momento cinque persone sono state arrestate con l'accusa di rissa aggravata - sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio per la vittima e la sua famiglia.

"Tanto è il dolore, lo sgomento, l'amarezza mia e di tutta l'amministrazione, come di tutta la comunità, per una morte assurda che ha portato via troppo presto un giovane della nostra terra pieno di ambizioni e voglia di futuro, sottraendolo per sempre all'affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici", ha scritto la sindaca di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga.

La prima cittadina ha poi annunciato la decisione dei genitori di Filippo di donarne gli organi "affinché altre vite possano continuare". "Un atto di speranza e di luce nel buio - ha commentato ancora la sindaca - Perché dove la violenza ha tolto, loro hanno deciso di restituire. Perché, nonostante tutto, hanno creduto nel perdono e nella vita".

L'appello della madre del giovane: "Abbiate rispetto per lui"

Qualche ora fa la madre del 22enne, Angela Giaquinta, aveva lanciato anche un appello: "Vi chiediamo di rispettare la sua dignità. A tutti voi che lo conoscete e amate: non permettete che il suo nome venga infangato", aveva scritto.

E, ancora: "Vi preghiamo di pregare per lui, di evitare diffamazioni o insinuazioni infondate, e di lasciare che la giustizia faccia il suo cammino". 

In molti, in effetti, hanno pregato, sperando fino all'ultimo che le condizioni del giovane potessero migliorare, che potesse tornare a casa, tra le braccia dei suoi cari. Non è bastato. Le ferite riportate nel corso della rissa erano troppo gravi e gli sono state fatali.

In segno di lutto, il Comune ha sospeso tutte le manifestazioni in programma. Restano l'incredulità, il dolore, gli interrogativi senza risposta. Resta il sangue. Che diventa simbolo di una violenza insensata, dal peggiore degli esiti.

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