Da sempre terreno di scontro tra centrodestra e centrosinistra, la giustizia sara' il 'fronte' caldo anche del prossimo autunno. Dalla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati fino al caso Almasri, passando per la possibile riforma del sistema della custodia cautelare fino alle vicende giudiziarie che riguardano esponenti politici di primo piano, come la ministra del Turismo Daniela Santanche', sono infatti molti i dossier in campo che potrebbero rendere rovente la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Dopo l'archiviazione della posizione relativa alla presidente del Consiglio e la richiesta di autorizzazione nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano, per il caso della scarcerazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri, il dossier sara' al centro dei lavori della Giunta di Montecitorio. Ma sara' l'Aula a pronunciare l'ultima parola.
Gia' alla ripresa dell'attivita' a settembre la Giunta per le autorizzazioni della Camera dovra' riunirsi per valutare le carte giunte dal Tribunale dei ministri. Il presidente Devis Dori, di Avs, ha riunito i primi di agosto l'ufficio di presidenza che, all'unanimita', ha stilato il calendario: entro la fine di settembre sara' pronta la relazione della Giunta per l'Aula. Si svolgeranno almeno cinque sedute, con l'invito ai due ministri e al sottosegretario a fornire i loro chiarimenti. Sia la Giunta che l'Aula esprimeranno tre voti distinti, con voto palese in Giunta e voto segreto in Aula. L'Assemblea di Montecitorio votera' definitivamente entro ottobre. Visti i numeri della maggioranza, l'esito a favore del non concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti del Guardasigilli, del ministro dell'Interno e del sottosegretario con delega ai servizi e' dato quasi per scontato.