23 Aug, 2025 - 10:18

Bimbo di due anni cade da un'auto in corsa nel Viterbese: cosa sappiamo e i dubbi ancora da chiarire

Bimbo di due anni cade da un'auto in corsa nel Viterbese: cosa sappiamo e i dubbi ancora da chiarire

Si trovava in auto insieme alla madre e al fratellino di tre anni e mezzo quando, all'improvviso, è caduto sull'asfalto. È successo nel tardo pomeriggio di giovedì scorso lungo la strada provinciale che collega Vallerano a Canepina, in provincia di Viterbo. Il protagonista, un bimbo di appena due anni, è stato immediatamente soccorso ed è tuttora ricoverato in terapia intensiva pediatrica, in condizioni gravi ma stabili. Su quello che al momento viene classificato come incidente ci sono però dubbi, soprattutto per le prime dichiarazioni rese da parte degli adulti a bordo. Ecco cosa sappiamo.

Bimbo cade da un'auto in corsa, cosa sappiamo sulla dinamica

Secondo la ricostruzione iniziale, l'auto "incriminata" stava viaggiando - a velocità contenuta - su un tratto rettilineo della provinciale. A bordo c'erano la madre del bambino, seduta accanto al conducente - un amico di famiglia -, e i due figli, sul sedile posteriore. Il padre invece era al lavoro.

L'incidente si sarebbe consumato in pochi attimi. Giocando, il bambino più grande avrebbe aperto la portiera, facendo cadere il fratellino sull'asfalto. Un impatto violentissimo, che ha causato al bimbo, di appena due anni, un trauma cranico e una sospetta frattura all'orbita oculare.

I dubbi ancora da chiarire: nessun seggiolino a bordo

L'allarme è partito immediatamente. Dopo essere stato soccorso, il bambino è stato trasportato prima all'ospedale Santa Rosa di Viterbo, dove i medici - vista la gravità delle lesioni - hanno disposto il trasferimento d'urgenza in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma, dove il piccolo è tuttora ricoverato. Non sarebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata.

Si indaga, intanto, per fare luce sull'esatta dinamica dei fatti. Una delle prime incongruenze emerse riguarda le misure di sicurezza adottate all'interno dell'abitacolo. Gli adulti presenti in auto hanno dichiarato che i bambini erano legati ai seggiolini, ma quando la polizia ha ispezionato la vettura, non li ha trovati.

Alla richiesta di spiegazioni, il proprietario del veicolo ha risposto che "vengono passati da una famiglia all'altra". Giustificazione, questa, che non convince affatto gli inquirenti, secondo cui è plausibile che il piccolo caduto e il fratellino non fossero assicurati con alcun dispositivo di ritenuta, né seduti ai seggiolini. Cosa che spiegherebbe la facilità con cui il piccolo è stato sbalzato sull'asfalto dall'auto in corsa.

Da chiarire, inoltre, le modalità con cui la portiera è stata aperta: non si sa, infatti, se la vettura fosse dotata del sistema di blocco delle portiere posteriori - previsto per legge nei veicoli moderni - e se, eventualmente, esso fosse stato attivato al momento dell'incidente. 

In corso le indagini per risalire a eventuali responsabilità 

La madre dei bambini ha raccontato agli inquirenti di non essersi accorta che i figli si stavano muovendo e che il maggiore era riuscito ad aprire la portiera dall'interno. Secondo quanto riferito, si sarebbe resa conto della situazione solo quando ha sentito lo sportello aprirsi. A quel punto, però, era già troppo tardi.

Per il momento, gli inquirenti tendono a escludere l'ipotesi di un gesto volontario o di maltrattamenti. Ma puntano a capire se, dietro l'accaduto, possa nascondersi un episodio di negligenza. Dopo aver acquisito la relazione preliminare redatta dalla squadra mobile, valuteranno se procedere penalmente contro uno o più dei soggetti coinvolti.

Restano intanto lo shock e la rabbia della comunità locale per un episodio che, forse, si sarebbe potuto evitare. "Ma che sta succedendo? Sembra la strage degli innocenti", scrive qualcuno, sgomento, sui social. In molti dedicano un pensiero al piccolo, sperando che possa riprendersi completamente e tornare a casa sano e salvo. 

La sua vicenda riporta alla mente quella della piccola Giulia, morta in circostanze da chiarire nella sua casa di Acerra: episodi diversi, che aprono a comuni interrogativi su sicurezza, sorveglianza e responsabilità. 

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