23 Aug, 2025 - 13:43

Superbonus 2025, nuovo modello Agenzia delle Entrate dall'8 settembre: cosa cambia, obblighi e scadenze

Superbonus 2025, nuovo modello Agenzia delle Entrate dall'8 settembre: cosa cambia, obblighi e scadenze

Il Superbonus 2025 si presenta con nuove regole operative e un modello aggiornato predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

Dal 7 agosto è disponibile il modulo che dovrà essere utilizzato dall’8 settembre 2025 fino al 16 marzo 2026 per comunicare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura legato alle spese agevolate. Una scadenza fondamentale per chi intende sfruttare l’agevolazione fiscale entro l’anno.

Ma cosa cambia con il nuovo modello? Quali regole restano in vigore? Chi potrà beneficiare del Superbonus fino al 31 dicembre 2025? E quanto è costata finora la misura allo Stato? 

Nuovo modello Superbonus 2025: le novità per cessione del credito e sconto in fattura

Il nuovo modello Superbonus 2025 sostituisce quello approvato il 3 febbraio 2022 e recepisce i cambiamenti normativi seguiti al blocco delle cessioni.

L’Agenzia delle Entrate ha eliminato diverse agevolazioni non più attive nel 2025, come ecobonus ordinario, bonus casa, bonus facciate, eco-sisma bonus e interventi sulle parti comuni che superano il 25% dell’involucro edilizio.

Scompaiono anche la casella “Periodo”, usata per distinguere le spese tra primo e secondo semestre 2020, e la voce “Edilizia libera”. La modifica più rilevante riguarda la cancellazione della possibilità di cedere le rate residue delle detrazioni fiscali, vietata dal 29 maggio 2024 con il DL 39/2024.

Regole confermate: detrazioni fiscali e procedure operative

Il Superbonus 2025 mantiene inalterate alcune regole fondamentali. La determinazione delle detrazioni fiscali, del credito cedibile e dello sconto in fattura resta immutata, così come i termini di invio delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, fissati al 16 marzo dell’anno successivo.

Resta valida la possibilità di esercitare l’opzione durante lo stato di avanzamento lavori, con un massimo di due SAL, ciascuno pari ad almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Confermati anche il visto di conformità e le asseverazioni tecniche, indispensabili per attestare il rispetto dei requisiti di efficienza energetica o riduzione del rischio sismico e la congruità delle spese sostenute.

Superbonus 2025: chi può richiedere le agevolazioni fiscali

L’accesso al Superbonus 2025 è consentito fino al 31 dicembre 2025 a determinate categorie di beneficiari:

  • condomini;
  • persone fisiche (non titolari di partita IVA) proprietarie di edifici da due a quattro unità;
  • immobiliari, anche in caso di unico proprietario o comproprietà;
  • Onlus;
  • organizzazioni di volontariato;
  • associazioni di promozione sociale registrate.

Per ottenere la detrazione fiscale o utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito 2025, è obbligatorio presentare il visto di conformità rilasciato da professionisti abilitati, insieme alle asseverazioni tecniche che certificano i requisiti richiesti.

Dati sui costi e analisi della spesa pubblica

Il Superbonus 2025 continua a rappresentare una delle misure fiscali più rilevanti in termini di costi per lo Stato. Secondo i dati della Cgia di Mestre, le asseverazioni complessive hanno raggiunto quota 500.295 dall’avvio della misura, con un onere totale di 126,6 miliardi di euro in detrazioni maturate.

Nel 2025 si registra un forte rallentamento: solo 234 nuove asseverazioni nei primi mesi dell’anno, lontanissime dai numeri del 2021 e 2022. La riduzione dell’aliquota al 65% e l’inasprimento normativo del 2024 hanno frenato la domanda.

Nonostante ciò, nei primi tre mesi del 2025 lo Stato ha sostenuto ulteriori 1,8 miliardi di euro, cifra imputabile soprattutto ai cantieri avviati negli anni precedenti e alle pratiche ancora in fase di liquidazione.

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