28 Aug, 2025 - 08:57

ISA e concordato preventivo biennale 2025, un’anomalia può costarti tutto: ecco perché

ISA e concordato preventivo biennale 2025, un’anomalia può costarti tutto: ecco perché

Il concordato preventivo biennale e gli ISA sono legati da un rapporto che va oltre ogni immaginazione. Condividono qualcosa di talmente tanto importante da impattare direttamente sul destino fiscale dei contribuenti.

Tra le tante, le comunicazioni di anomalie ISA relative all’anno d’imposta 2023 possono far emergere errori di gravità tale da compromettere il concordato per gli anni 2024/25.

Da considerare un fattore tutto all’italiana: le comunicazioni arrivano in un momento di fiato sul collo per i professionisti, nel momento in cui sono in procinto di chiudere le porte alla campagna dichiarativa 2025.

In questo articolo, faremo un po’ il punto della situazione, parlando delle anomalie relative al 2023, in che modo si possono fornire i chiarimenti necessari e sbrogliare la matassa e quali sono le dirette conseguenze sul concordato preventivo.

Come vengono gestite le anomalie ISA per l’anno 2023

Con il provvedimento n. 305720 del 24 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito come verranno trasmesse e gestite le comunicazioni di anomalia relative agli ISA 2024, riferiti all’anno d’imposta 2023.

In questi giorni, molti contribuenti stanno ricevendo le cosiddette lettere di compliance, che segnalano possibili errori o incongruenze nei dati dichiarati.

L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è quello di incoraggiare i contribuenti a correggere eventuali problemi in modo spontaneo, prima che scattino controlli più approfonditi.

Chi riceve una segnalazione può consultarla online, accedendo alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, all’interno del Cassetto fiscale, nella sezione dedicata a ISA e studi di settore – Comunicazioni di anomalia.

Il provvedimento elenca 24 diverse tipologie di anomalia, alcune delle quali si possono risolvere facilmente e senza particolari urgenze.

Ci sono, però, situazioni in cui le segnalazioni vanno esaminate con cura, soprattutto per chi ha aderito al concordato preventivo biennale (CPB).

Un’anomalia nei dati ISA, se confermata, può infatti portare a una modifica dell’esito ISA e influire sulla proposta di concordato accettata dal contribuente. Se, con la correzione, emerge che il reddito o il valore della produzione era sovrastimato di oltre il 30% rispetto al reale, si decade automaticamente dal CPB.

Cosa può fare il contribuente per chiarire la propria posizione

Da parte loro, i contribuenti possono chiarire la propria posizione utilizzando il Software di compilazione anomalie 2025 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

In questo modo, hanno la possibilità di trasmettere un testo contenente tutti gli elementi, le precisazioni che possono essere utili all’Ente per chiarire la propria situazione.

Anomalie ISA e CPB: quali sono le conseguenze

Tutto cambia con l’introduzione del concordato preventivo biennale: la posta in gioco diventa più alta. Se i dati dichiarati nel modello Redditi 2024 e negli ISA per l’anno d’imposta 2023 non coincidono, o presentano incongruenze significative, la questione non riguarda più solo l’anno corrente, ma può mettere a rischio la validità dell’intero concordato.

Infatti, un errore o un'omissione nei dati ISA potrebbe comportare una proposta di concordato alterata. In caso di correzione, se dal nuovo calcolo emerge un reddito o valore della produzione inferiore di oltre il 30% rispetto a quanto concordato inizialmente, il contribuente decade dal CPB.

In passato, un errore nei dati ISA (per esempio, dimenticare di includere i “dati ulteriori” necessari al calcolo del punteggio) poteva determinare un esito finale diverso, con la possibile perdita di regimi premiali precedentemente acquisiti. 

Tuttavia, il problema restava limitato al singolo anno d’imposta e, al massimo, poteva compromettere l’accesso al credito senza visto o richiedere rettifiche solo per quell’anno.

Cosa comporta la decadenza dal CPB

Chi decade perde tutti i benefici del CPB per il biennio 2024-2025. Tuttavia, resta comunque obbligato a dichiarare e tassare il valore più alto tra:

  • Quello concordato inizialmente;
  • Quello realmente conseguito (rettificato con la dichiarazione integrativa).

In pratica, si rischia di non godere dei vantaggi del concordato ma di subirne comunque gli effetti fiscali peggiori, senza possibilità di correzione a proprio favore.

ISA e CPB: cosa sapere sulle anomalie

  • Segnalazioni in arrivo: il Fisco invia lettere su possibili errori nei dati ISA 2023. Alcuni si risolvono facilmente, altri no;
  • CPB a rischio: se l’anomalia porta a un reddito inferiore del 30% rispetto a quello concordato, si perde il CPB per il 2024-2025;
  • Effetti pesanti: chi decade dal CPB perde i vantaggi, ma deve comunque tassare il reddito più alto.
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