Tra gennaio 2024 e giugno 2025, circa 868.000 nuclei familiari, per un totale di oltre 2,1 milioni di persone, hanno beneficiato dell’Assegno di Inclusione (ADI). Secondo i dati dell'Osservatorio INPS, molte di queste famiglie hanno già concluso o stanno per terminare il periodo di 18 mesi, ma il rinnovo annuale e i bonus straordinari permettono di continuare a ricevere il sostegno economico. Nei prossimi paragrafi, analizzeremo come funziona il rinnovo e come alcune famiglie possono arrivare a ricevere fino a 1.350 euro.
L’Assegno di Inclusione è una delle misure promosse dal governo Meloni e, nonostante le iniziali perplessità, è stato introdotto con il Decreto Lavoro 48/2023 ed è operativo dal 1° gennaio 2024.
Attualmente, il sussidio rappresenta un valido sostegno economico per le famiglie con ISEE fino a 10.140 euro, a condizione che nel nucleo familiare siano presenti minori, persone con disabilità od over 60 in condizioni di svantaggio.
Il beneficio viene erogato tramite la Carta di Inclusione, una carta elettronica ricaricabile che permette prelievi mensili fino a 100 euro, pagamenti tracciabili e bonifici per l'affitto. L'importo, fissato dal legislatore, varia in base alla composizione del nucleo familiare e alla scala di equivalenza.
Per chiarezza, l’INPS ha formulato alcuni esempi di calcolo per una persona sola:
Le famiglie che hanno concluso i primi 18 mesi di fruizione dell’ADI non resteranno senza sostegno economico. Il governo ha previsto il rinnovo per ulteriori 12 mesi, a condizione che la richiesta venga presentata entro 120 giorni dalla consegna del Patto di Attivazione Digitale (PAD) e dall'incontro con i servizi sociali. Ad esempio, i beneficiari che hanno presentato la richiesta a luglio devono completare il ciclo con l'incontro con i servizi sociali entro novembre 2025.
L’assenza di questi passaggi comporta la perdita del diritto al beneficio economico. L’incontro da remoto (videochiamata o visite domiciliari) è possibile solo per coloro che sono esonerati dagli obblighi di attivazione.
Molti beneficiari dell’ADI sono preoccupati per i possibili cambiamenti nella documentazione necessaria per il rinnovo. La buona notizia è che la nuova richiesta non richiede documenti aggiuntivi, ma si basa sulle informazioni già fornite nella domanda iniziale, come la certificazione delle eventuali condizioni di svantaggio.
Sarà necessario aggiornare i dati relativi all'inserimento in eventuali programmi di cura e assistenza. Si tratta, in sostanza, di un aggiornamento della propria situazione familiare e personale per verificare eventuali variazioni sull'importo da erogare.
Oltre a introdurre una misura con un sistema di verifica dei requisiti rigido, il governo ha previsto un contributo straordinario fino a 500 euro per coprire il periodo di transizione tra la fine del beneficio (dopo i 18 mesi) e la presentazione della domanda di rinnovo.
Con il messaggio INPS numero 2458 dell'8 agosto 2025, vengono spiegate le direttive per l'erogazione del beneficio economico.
Per capire come è possibile raggiungere i 1.350 euro, consideriamo l'esempio fornito dall’INPS. Nel primo caso, una persona può ricevere fino a 845 euro al mese.
A questa somma si aggiunge il bonus straordinario una tantum fino a 500 euro, destinato alle famiglie che hanno concluso i primi 18 mesi di sussidio per coprire il periodo di attesa prima del rinnovo. Il rinnovo dell'Assegno di Inclusione garantisce un sostegno economico per altri 12 mesi.
L'importo medio mensile per i nuclei familiari è di circa 850 euro. Sommando l'ADI rinnovata e il bonus straordinario, alcune famiglie possono quindi arrivare a un totale di circa 1.350 euro, a seconda della composizione del nucleo familiare e della presenza di condizioni di svantaggio.
Molti lettori ci chiedono come funziona il rinnovo dell’Assegno di Inclusione, quali bonus sono disponibili e quali documenti servono. Ecco le risposte ai tre dubbi più comuni.