Si ritorna nuovamente a parlare di autovelox, considerando le novità in arrivo per il mese di ottobre 2025.
Infatti, gli apparecchi saranno investiti da una lunga serie di nuove regole pronte a rivoluzionare l’accertamento delle violazioni e le sanzioni conseguentemente applicate.
In questo articolo, vediamo quali obblighi entreranno in vigore da ottobre, cosa dovranno fare i Comuni e, ovviamente, cosa cambia per chi è alla guida.
Dopo le novità del 12 giugno 2025 sugli autovelox, molto presto entreranno in vigore nuove regole. Già da tempo se ne parla, ma a partire da ottobre 2025 si aprirà una nuova era per il controllo della velocità.
Gli autovelox sono stati per molti mesi al centro dell’attenzione e, tra non molto, saranno protagonisti di una riforma che cambierà (quasi) completamente lo stato attuale delle cose.
Le novità sono diverse a partire dalla regola che prevede che quelli installati su strade e autostrade dovranno essere conformi a standard molto più rigidi.
Ciò significa che si potranno utilizzare solo se omologati. Cosa significa? L’autovelox dovrà essere regolarmente autorizzato e registrato presso il Ministero delle Infrastrutture.
Il tema dell’omologazione è molto importante perché già si immagina l’arrivo di molti ricorsi, proprio per via di multe che, almeno potenzialmente, sarebbero annullabili.
Non solo negli ultimi mesi, ma già da qualche anno, il tema dell’omologazione degli autovelox è stata più volte al centro dell’attenzione della giurisprudenza.
Infatti, i giudici hanno iniziato a fare una distinzione importante tra due tipi di dispositivi usati per controllare la velocità sulle strade o autostrade:
Questa differenza è diventata centrale in molte cause legate alle multe per eccesso di velocità.
Anche se il decreto Infrastrutture ha cercato di unificare i due concetti, almeno formalmente, la giurisprudenza continua a distinguerli.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 10505/2024, è stata molto chiara: approvazione e omologazione non sono la stessa cosa. Di conseguenza, le multe basate su dispositivi non omologati non sono valide, perché questi strumenti non garantiscono il rispetto delle verifiche tecniche richieste dalla legge.
Cambiamenti di questa portata hanno effetti direttamente sui Comuni perché sarà compito loro dimostrare che ogni autovelox installato nelle aree di competenza comunale funzioni e rispetti tutte le regole stabilite dalla legge.
Pertanto, entro il mese di ottobre 2025, tutti i Comuni dovranno comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’elenco completo degli autovelox presenti sul territorio.
Non sarà sufficiente una segnalazione generica perché per ogni dispositivo dovranno essere indicati in modo preciso:
Il 18 agosto 2025, il Ministero dei Trasporti ha pubblicato il decreto n. 305, dove vengono stabilite le modalità e il funzionamento della piattaforma telematica per la trasmissione dei dati.
È bene fare molta attenzione perché chi non rispetterà gli adempimenti non potrà più usare gli autovelox per fare multe.
Inoltre, le sanzioni emesse con apparecchi non registrati rischiano di essere annullate, causando possibili ricorsi e problemi per le amministrazioni locali.
Se le nuove regole comporteranno adempimenti importanti per i Comuni, avranno ricadute dirette anche sugli stessi automobilisti.
Da una parte, va ad aprirsi una fase nuova all’insegna della trasparenza e della stessa possibilità di far valere i propri diritti.
Inoltre, sempre da ottobre 2025, sarà possibile controllare online se un autovelox è regolarmente registrato e omologato.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicherà un elenco ufficiale consultabile da tutti, utile per sapere se un dispositivo è conforme alle norme. Ecco perché, come detto prima, ci sarà maggiore possibilità di difendersi, sapendo se un autovelox rispetta le regole o meno.