02 Sep, 2025 - 18:38

Patrimonio di Emilio Fede: quanto prendeva di pensione e dove viveva il giornalista?

Patrimonio di Emilio Fede: quanto prendeva di pensione e dove viveva il giornalista?

Emilio Fede, storico volto del giornalismo italiano, nonostante una carriera all’apice dei media nazionali, ha vissuto gli ultimi anni in condizioni economiche più fragili rispetto al passato, ma non si può dire sia morto in povertà.

Emilio Fede: il patrimonio accumulato nel tempo

Nel corso della sua lunga carriera, Fede ha percepito stipendi e compensi molto rilevanti, specialmente durante gli anni come direttore del Tg4 e prima ancora in Rai. Gli stipendi mensili potevano superare i 25.000 euro, accompagnati da ulteriori guadagni provenienti da partecipazioni televisive, diritti d’autore, scrittura di libri e campagne pubblicitarie. Il patrimonio immobiliare comprendeva una villa a Milano, una casa in Sardegna e un appartamento a Roma, oltre alle liquidità frutto di anni di lavoro.

La pensione: tra realtà e aspettative

Negli ultimi anni, Emilio Fede ha parlato pubblicamente della sua pensione da giornalista; le cifre oscillano tra i 8.000 e i 9.870 euro al mese, una somma importante se paragonata a quella di molti cittadini. Tuttavia, Fede stesso ha dichiarato che questa pensione non gli consentiva di mantenere il tenore di vita a cui era abituato, specialmente una volta cessati i vantaggi e gli extra della carriera, come autista, ufficio e alloggi di servizio.

Dove viveva Emilio Fede?

Nei suoi ultimi anni, il giornalista ha affrontato una serie di difficoltà personali ed economiche: viveva in affitto in una proprietà Mediaset a Milano, con un canone di circa 3.000 euro al mese. Non possedeva più la casa in cui abitava stabilmente. Inoltre, negli ultimi mesi della sua vita, era stato ricoverato in una RSA di Segrate, alle porte di Milano, a causa della delicatezza del suo stato di salute.

Emilio Fede è morto povero?

Oltre alle controversie giudiziarie, come le condanne legate allo scandalo Ruby e ai domiciliari, Fede ha dovuto affrontare anche momenti di disagio economico causati dalla sua passione per il gioco d’azzardo, che gli ha fatto perdere importanti cifre.

Se è vero che Fede non era più il protagonista della vita mondana e lussuosa che aveva caratterizzato buona parte della sua esistenza, la pensione rimaneva sufficiente a garantirgli una vita dignitosa. Le sue parole testimoniano una certa malinconia per aver perso privilegi e benessere, ma non descrivono uno stato di completa indigenza. Fede ha sempre potuto contare sul supporto delle figlie e della sua famiglia, che gli sono rimaste vicine anche nel periodo della malattia e del ricovero in RSA.

 

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