Nei mesi passati, molte famiglie beneficiarie dell’Assegno di Inclusione (ADI) hanno terminato i primi di 18 mesi di erogazione della misura.
Pertanto, molti cittadini hanno iniziato a richiedere il rinnovo per altri 12 mesi. Proprio nel caso dei rinnovi c’è un’importante novità: la possibilità di fruire di una procedura semplificata.
In questo articolo, andremo a vedere in cosa consiste, i chiarimenti del Ministero del Lavoro, cosa succede in caso di variazione del nucleo familiare e come funziona l’incontro con i servizi sociali.
Con il messaggio n. 2052 del 27 giugno 2025, l’Inps ha anticipato l’avvio di una procedura semplificata per la presentazione della domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione.
Infatti, nei mesi di luglio e agosto sono stati molti i nuclei familiari che hanno concluso i 18 mesi di fruizione della misura e che si sono apprestati (e si possono apprestare) a presentare la domanda di rinnovo.
Proprio per la domanda di rinnovo dell’ADI, sono state previste alcune semplificazioni in riferimento alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD).
La novità riguarda i nuclei familiari all’interno dei quali non sono intervenute variazioni. Questi sono esonerati da:
In aggiunta, la nota 10558/2025 del Ministero del Lavoro rende la procedura di rinnovo ancora più flessibile. In questo caso, la nota stabilisce che i nuclei familiari in difficoltà nel recarsi presso gli uffici dei servizi sociali avranno la possibilità di svolgere l’incontro anche a distanza, online, oppure tramite visite domiciliari.
In particolare, si tratta di una flessibilità messa in campo per agevolare le famiglie più fragili in prossimità dei rinnovi di novembre.
Passiamo alla procedura completa di rinnovo. Le famiglie in possesso dei requisiti, per le quali la fruizione dei 18 mesi è scaduta, possono presentare una nuova domanda sul sito dell’Inps.
È necessario eseguire l’autenticazione con le proprie credenziali digitali e accedere alla piattaforma Assegno di Inclusione (ADI).
La richiesta di rinnovo può essere presentata anche avvalendosi del supporto di CAF o Patronati. La procedura di rinnovo è molto semplice e non si discosta molto dalla prima domanda. Si fa presente che è importante, come sottolineato dalla nota del Ministero, avere un Patto di Attivazione Digitale nucleo già sottoscritto.
Per chi ha presentato la domanda a luglio con esito di accoglimento positivo e il PAD nucleo già sottoscritto, allora il beneficio è stato già erogato a partire dal mese di agosto 2025.
Tuttavia, non tutti potrebbero avere ricevuto il pagamento dell’Assegno di Inclusione ad agosto. Sempre come precisato nella nota, il pagamento potrebbe avvenire anche successivamente, con accanto l’erogazione degli eventuali arretrati spettanti.
Può capitare che un nucleo familiare subisca variazioni rispetto alla domanda precedentemente presentata.
Solo in questi casi, la domanda di rinnovo deve essere presentata secondo le regole ordinarie di presentazione.
La durata non varia: dopo il rinnovo, l’ADI durerà sempre per 12 mesi.
L’incontro con i servizi sociali rappresenta un punto chiave nell’iter: infatti, una volta accolta la domanda, i nuclei familiari devono presentarsi dai servizi sociali entro 120 giorni da:
Si tratta di un obbligo in capo a tutti i nuclei familiari che nel corso della prima erogazione non avevano obblighi di attivazione.
Per quanto riguarda le domande di rinnovo che sono state presentate a luglio e con il PAD già sottoscritto, l’incontro deve avvenire entro novembre 2025.
Chi non adempie rischia la sospensione dell’ADI a partire dal mese successivo, ovvero dicembre.
La sospensione può essere annullata! Tuttavia, è necessario segnalare che l’incontro sia avvenuto entro il 20 del mese successivo a quello di sospensione.