Il caro libri diventa sempre più insostenibile per le famiglie. Settembre è arrivato e con lui tutte le spese scolastiche per i figli: dalla cancelleria ai gadget, fino ai libri.
Per venire incontro alle famiglie, si sta pensando all’introduzione di una detrazione dei libri scolastici dalle tasse da sfruttare in dichiarazione dei redditi.
In questo articolo, vediamo come funzionerebbe la detrazione, come contenere il caro libri e quali sono tutte le spese scolastiche agevolate con la detrazione del 19%.
Per far fronte al caro scuola, il Governo sta valutando l’introduzione di una nuova detrazione del 19% in dichiarazione dei redditi.
La misura, che potrebbe entrare nella prossima Legge di Bilancio, riguarderebbe non solo l’acquisto dei libri di testo, ma anche articoli di cancelleria, come penne, matite, quaderni, zaini e diari.
La nuova detrazione fiscale dovrebbe essere modulata in base al valore Isee del nucleo familiare, per garantire un sostegno mirato alle famiglie con redditi medio-bassi.
È probabile che venga fissato un tetto massimo di spesa detraibile, differenziato in base al grado di istruzione frequentato - come già avviene per altre spese legate alla scuola.
Questa impostazione permetterebbe di ampliare la platea dei beneficiari, senza gravare eccessivamente sulla spesa pubblica. Ma sarà fondamentale capire quali risorse economiche saranno disponibili per finanziare la misura.
La proposta è ancora allo studio da parte dei tecnici del Governo, e non è escluso che possa essere inserita ufficialmente nel testo della prossima manovra. Molto dipenderà dal quadro finanziario che emergerà in autunno, con la definizione della Legge di Bilancio 2026.
Con la fine delle vacanze estive, milioni di studenti si preparano al rientro in classe. Per le famiglie, però, l’inizio dell’anno scolastico coincide con una spesa pesante e ormai ricorrente: l’acquisto dei libri di testo.
Ci sono una serie di misure regionali con il nome bonus libri scolastici che prevedono sconti. Nonostante queste iniziative, il caro scuola incide sempre di più sui bilanci familiari.
Proprio per far fronte a questi rincari, il Governo sta valutando l’introduzione di una misura ad hoc nella Legge di Bilancio 2026. Tra le ipotesi in campo, come già detto, c’è la possibilità di estendere la detrazione fiscale del 19% anche all’acquisto dei libri scolastici, sulla scia di quanto già previsto per altre spese legate all’istruzione.
L’obiettivo è alleggerire concretamente il peso economico sulle famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, e garantire un accesso più equo all’istruzione. Una misura che, se approvata, potrebbe entrare in vigore già dal prossimo anno scolastico.
Le famiglie con figli che vanno a scuola, ogni anno, possono fruttare la detrazione del 19% in dichiarazione dei redditi.
Con il modello 730 è possibile detrarre il 19% delle spese sostenute per la frequenza dei seguenti gradi scolastici:
La detrazione spetta sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso, con un tetto massimo di 800 euro per ciascun alunno o studente. Su questa cifra viene calcolato il rimborso fiscale al 19%.
Oltre alle spese per la frequenza scolastica, sono detraibili anche quelle per l’asilo nido, con un limite di 632 euro.
Per le università pubbliche, invece, la detrazione riguarda l’intero importo delle spese sostenute, senza alcun limite massimo.
Tra le spese detraibili figurano anche: