Giorgio Armani è morto oggi, 4 settembre 2025, all'età di 91 anni. La scomparsa di uno dei più iconici stilisti italiani segna la fine di un'epoca nella moda e nell'imprenditoria mondiale.
Giorgio Armani si è spento serenamente nella sua abitazione milanese, circondato dall’affetto dei suoi collaboratori storici e dei pochissimi parenti rimasti. Secondo fonti vicine alla famiglia e alla maison, la causa della morte sarebbe riconducibile a "complicazioni legate all’età avanzata", aggravate da recenti problemi di salute non meglio precisati dalla stampa nelle ultime settimane.
Per diversi anni Armani aveva mantenuto uno stile di vita riservato, evitando apparizioni pubbliche e affidando sempre più spesso la gestione delle sue aziende ai fedelissimi del suo entourage.
Già nel passato lo stilista aveva superato momenti difficili, come l'epatite da intossicazione nel 2009 e una caduta nel 2021 che aveva richiesto interventi medici delicati. Nel corso del 2025, è stato assente alle principali sfilate della settimana della moda di Milano, e la stampa riportava il suo ricovero ospedaliero seguito da una lunga convalescenza nella sua casa milanese.
Nonostante ciò, Armani ha continuato a lavorare da remoto, coordinando la produzione delle collezioni, senza mai interrompere la sua attività creativa e imprenditoriale. La sua disciplina e forza di volontà gli hanno permesso di gestire la malattia senza rinunciare alla direzione della sua maison.
Il comunicato ufficiale dell’azienda Armani sottolinea come lo stilista abbia continuato a lavorare instancabilmente fino agli ultimi giorni, dedicandosi ai nuovi progetti e alle collezioni future. Anche durante la convalescenza, il suo impegno non è mai venuto meno: rappresentava uno stile di leadership basato sulla presenza, sull’attenzione ai dettagli e sulla volontà di lasciarsi ispirare dalla creatività, nonostante le difficoltà fisiche.
Proprio la primavera-estate 2026, con la storica assenza alla sfilata di Emporio Armani, segna per la prima volta in 50 anni un distacco fisico dagli eventi pubblici, ma non dalla vita dell’azienda, segno tangibile della sua resistenza e dedizione.
Giorgio Armani era nato l’11 luglio 1934 a Piacenza, in Emilia-Romagna, primo dei tre figli di Maria Raimondi e Ugo Armani. La sua infanzia fu segnata dalle difficoltà del periodo bellico, ma anche da una forte determinazione personale maturata tra Piacenza e Milano.
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Respighi e poi il Liceo Leonardo da Vinci a Milano, si iscrisse alla facoltà di Medicina dell’Università Statale; tuttavia interruppe gli studi dopo tre anni per svolgere il servizio militare. La svolta avvenne poco dopo, quando iniziò a lavorare alla Rinascente come vetrinista, primo passo verso l’universo creativo del fashion design.
Giorgio Armani non si è mai sposato e non ha avuto figli, un aspetto della sua vita che lui stesso considerava motivo di rimpianto nei momenti più riflessivi. È noto il profondo legame affettivo e professionale che lo univa al compagno di una vita, Sergio Galeotti, architetto e cofondatore della Giorgio Armani S.p.A.
Galeotti scomparve prematuramente nel 1985 a causa di una leucemia, lasciando in Armani un “vuoto mai colmato”, come lo stesso stilista ha dichiarato più volte in interviste pubbliche. Da allora, Armani si è sempre mantenuto estremamente discreto sulla propria vita privata, dedicando la maggior parte dell’energia e del tempo alla sua azienda e all’innovazione stilistica.
La carriera di Giorgio Armani ebbe inizio negli anni Sessanta, quando Nino Cerruti lo volle con sé per ridisegnare la moda maschile del marchio Hitman. Nel 1974 presentò la sua prima linea personale, Armani by Sicons, che rivoluzionò i canoni dell’eleganza con le giacche destrutturate e uno stile sofisticato ma accessibile. Insieme a Sergio Galeotti fondò la Giorgio Armani S.p.A. nel 1975, avviando una parabola di successi: nacquero in sequenza le linee Emporio Armani, Armani Jeans, Armani Junior e, in seguito, le raffinate collezioni di alta moda come Armani Privé.
Il marchio Armani divenne rapidamente un simbolo globale di raffinatezza, vestendo star internazionali, rivoluzionando il prêt-à-porter e rafforzando il ruolo del Made in Italy nel mondo. L’impero creato da Armani si è espanso negli anni in numerosi settori: profumi, occhiali, orologi, gioielli, arredamento, hotel di lusso e una catena internazionale di boutique. La sua visione imprenditoriale ha segnato indelebilmente la storia della moda, spostando i confini della creatività e della concretezza, con una filosofia che ha sempre privilegiato la semplicità e la funzionalità.