05 Sep, 2025 - 12:40

"The Son" è una storia vera? Ecco chi è Gabriel, a cui è dedicato il film

"The Son" è una storia vera? Ecco chi è Gabriel, a cui è dedicato il film

Florian Zeller costruisce una storia che ha un tono familiare, reale, scomodo, che sembra ispirata a un fatto di cronaca. Il film si chiama "The Son". Affronta la vicenda di un adolescente che non trova pace e di due genitori che si sentono impotenti, tra silenzi pesanti e tragedie.

Poi, alla fine del film, c'è una dedica "A Gabriel", che ha fatto accendere mille domande tra gli spettatori: è una storia vera? E perché Zeller ha inserito questo omaggio sul finale dell'opera?

Ecco il trailer:

"The Son", il film è tratto da una storia vera?

No, il film non è ispirato a una storia vera, almeno non nel senso stretto del termine. Non ci sono specifici fatti di cronaca riconducibili al film, nessun caso citato fedelmente. Come succede per tante tragedie familiari, tuttavia, si tratta di una storia verosimile, considerando le vicende che apprendiamo ogni giorno. 

La sceneggiatura nasce dall'omonima opera teatrale di Florian Zeller, che ha deciso di portare sullo schermo questo racconto, profondamente personale per lui.

La trama si concentra su una famiglia che cerca disperatamente di aiutare un figlio ormai arrivato sull'orlo del baratro. Crisi, dolori, sensi di colpa: non è un resoconto di qualcosa di preciso, ma è profondamente realistico, in quanto universale e capace di toccare corde comuni a molte persone.

Chi è Gabriel, a cui è dedicato il film?

Prima ancora che inizino a scorrere i titoli di coda di "The Son", sullo schermo si legge una dedica potente: "A Gabriel". Il dettaglio salta agli occhi del pubblico ed è un omaggio che richiama un momento importante, quello in cui nel film Peter pensa a Nicholas, il figlio, immaginandolo sereno dopo che il ragazzo ha scritto un libro dedicandolo a lui. 

Il Gabriel che viene citato è, in realtà, Gabriel Ecoffey, figliastro del regista del film, Florian Zeller, nato dal matrimonio con l’attrice francese Marine Delterme.  

Zeller ha spiegato che questa decisione non è stata proprio presa a cuor leggero, il regista non era sicuro se un gesto tanto personale potesse essere troppo pesante per Gabriel. La dedica va presa come atto d'amore e invito a guardare in faccia le fragilità, senza vergognarsi. 
In un'intervista a CityAm il regista ha raccontato:

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 “Conosco bene queste emozioni e non sono estraneo ad alcune di queste situazioni. Come genitore, ho provato un senso di impotenza: ricordo di essermi sentito come se fossi l’unico in quella situazione”.

Gabriel è Nicholas nel film "The Son"? 

No, il personaggio di Nicholas non è la fedele rappresentazione di Gabriel. La dedica nei titoli di coda ha fatto sorgere qualche dubbio, ma non è così che è andata. Regista e figliastro hanno un rapporto che non ha niente a che vedere con quello tormentato del film.

Non si tratta di una storia autobiografica, la dedica ha un valore affettuoso e di sostegno, ma non è il riflesso diretto di una tragedia personale. 
Gabriel non ha mai vissuto un'esperienza come quelle dalla fine del film e, anzi, ha già davanti a sé una carriera da attore promettente.

Zeller non si è fermato alla dedica. Ha scelto di includere Gabriel nel film, facendogli interpretare lo stagista francese che compare in alcune scene.

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