Sono settimane molto intense per tutte le famiglie per le quali è scaduto il primo periodo di fruizione dell’Assegno di Inclusione.
Infatti, dopo i primi 18 mesi è possibile richiederne il rinnovo per altri 12. Tuttavia, non sarebbe raro trovarsi in una strana situazione: avere due diverse carte prepagate.
Cosa fare in questi casi? In questo articolo, vediamo come risolvere il problema, cosa fare e quando arrivano i pagamenti dopo il rinnovo.
Nel mese di agosto è avvenuto il primo pagamento per i rinnovi dell’Assegno di Inclusione (ADI) destinati ai beneficiari che hanno completato i primi 18 mesi di fruizione del sussidio e hanno richiesto il prolungamento della prestazione per un ulteriore anno.
Tutte le indicazioni operative sono state chiarite dall’Inps e dal Ministero del Lavoro, che in una nota dell’8 agosto hanno definito regole e tempistiche da rispettare per il corretto rinnovo.
I nuclei familiari che ottengono il rinnovo dell’ADI possono trovarsi a gestire due carte di inclusione distinte. Si tratta di una situazione paradossale quanto reale e bisogna capire bene come comportarsi.
Le carte sono la precedente e quella nuova, rilasciata in seguito alla domanda di rinnovo. Tuttavia, la nuova carta viene emessa solo in presenza di modifiche nel nucleo familiare.
Nel caso in cui cambi il richiedente, la carta verrà intestata a lui, mentre una nuova carta sarà emessa se varia la composizione del nucleo familiare.
In ogni situazione, la carta precedentemente rilasciata resta valida fino a esaurimento del saldo o fino alla sua naturale scadenza, senza alcun obbligo di restituzione.
Infine, qualora il nucleo familiare abbia ritirato la nuova carta, su di essa verranno accreditate sia la mensilità di agosto dell’ADI sia il contributo straordinario di 500 euro, oltre a tutte le successive mensilità dell’assegno, che diventerà quindi la carta di riferimento per il beneficiario.
L’Inps ha provveduto a chiarire la gestione delle carte dell’Assegno di Inclusione, qualora i cittadini se ne trovino emesse più di una.
Nel caso in cui l’individualizzazione dei pagamenti sia già stata indicata nella prima domanda e venga confermata anche nella richiesta di rinnovo dell’ADI, l’Inps specifica che gli importi continueranno a essere accreditati sulle stesse carte già in uso, sia per il richiedente che per gli eventuali beneficiari maggiorenni del nucleo familiare.
Se invece l’individualizzazione viene introdotta per la prima volta proprio al momento del rinnovo, le somme verranno ripartite tra la carta originaria del richiedente e le nuove carte emesse per ciascun beneficiario maggiorenne, anche qualora in precedenza vi fosse un’unica carta intestata al richiedente.
Diversamente, se nella nuova domanda si decide di non proseguire con l’individualizzazione precedentemente adottata, l’intero contributo verrà versato esclusivamente sulla carta del richiedente
In tutti i casi, le carte già distribuite rimangono valide fino all’esaurimento del saldo disponibile o alla loro naturale scadenza, senza che sia necessario restituirle.
Intanto è bene ricordare che tra la fine dei 18 mesi e il rinnovo è previsto un periodo di sospensione: si tratta del famoso mese coperto dal bonus extra da 500 euro, proprio per garantire una certa continuità alle famiglie beneficiarie della prestazione.
Il bonus “ponte” da 500 euro viene erogato insieme alla prima mensilità dopo il rinnovo della misura (al massimo, si prevede il pagamento entro la fine del 2025).
Tuttavia, per chi ha terminato la fruizione dell’ADI a giugno e ha richiesto immediatamente il rinnovo a luglio, il pagamento dovrebbe essere regolarmente arrivato già ad agosto.
Passando più in là, gli altri pagamenti dell’Assegno di Inclusione arriveranno il 27 del mese, come previsto dal calendario fornito dall’Inps.
Ricordiamo che ricevono il pagamento il 15 del mese solo chi riceve la prima erogazione o aspetta mensilità arretrate; mentre, tutti gli altri ricevono il rinnovo a fine mese.
Facciamo l’esempio del mese di settembre 2025: il pagamento dell’Assegno di Inclusione è previsto per lunedì, 15 settembre a chi riceve il primo pagamento, mentre è fissato a sabato, 27 settembre, per tutti gli altri.