"Alla ricerca di mia figlia", conosciuto anche come "Abducted in the Everglades", è il thriller drammatico che ha catturato l’attenzione dei fan dei film di Lifetime grazie a una miscela di tensione, adrenalina e un tocco di cuore materno.
Diretto da Damián Romay, il film segue la disperata ricerca di Beverly, madre single, quando la sua giovane figlia Carly scompare durante una vacanza a Miami. Tra paludi misteriose, corsi in airboat e un’avventura che mescola suspense e dramma familiare, la pellicola mette in scena l’istinto materno come protagonista assoluto.
Con Tori Spelling nel ruolo della madre determinata, lo spettatore viene trascinato in un viaggio tra la città vivace di Miami e le Everglades selvagge, dove ogni passo può rivelarsi pericoloso. Scopri tutti i dettagli sulla trama, le incredibili location e il plot twist finale!
Le riprese del film sono state realizzate principalmente in Florida, nella zona metropolitana di Miami, con scene chiave girate nelle vivaci strade della città e nell'Everglades National Park. Quest’ultimo ha fornito uno sfondo spettacolare e inquietante, con la sua vegetazione fitta, i corsi d’acqua tortuosi e una fauna pericolosa, inclusi alligatori e coccodrilli americani.
Il titolo provvisorio del film, infatti, era "Lost in the Everglades" - poi ufficializzato in "Abducted in Everglades", e le riprese principali sono durate circa tre settimane a novembre 2024.
Il cast, guidato da Tori Spelling, ha vissuto un’esperienza intensa: corse in airboat, scene ad alto rischio e incontri ravvicinati con la fauna locale hanno reso il set memorabile. L’assistente di produzione Nelly Barreto ha definito l’esperienza "incredibile e selvaggia", lodando la professionalità del cast e della troupe.
Le ambientazioni naturali delle Everglades non solo hanno aumentato la tensione narrativa, ma hanno anche aggiunto autenticità al thriller, trasformando la natura in un elemento chiave della storia.
Beverly riceve la notizia che sua figlia Carly e la sua migliore amica Simone hanno avuto una notte movimentata a Miami, durante la quale Simone cade in coma a causa di un’overdose accidentale e Carly viene rapita.
Invece di ricevere aiuto dalle autorità locali, Beverly decide di prendere in mano la situazione. Arrivata a Miami, si affida alle ultime tracce digitali delle ragazze e all’aiuto del barcaiolo locale Ray, che diventa la sua guida nelle paludi delle Everglades.
Le due ragazze, inizialmente ignare del pericolo, sono state attirate da Pete e dal cugino Luke, che architettano un piano vendicativo contro Carly. Con Pete deciso a eliminare le testimoni e Luke incapace di portare a termine il compito senza rimorsi, la situazione precipita rapidamente. Beverly e Ray devono muoversi velocemente, decifrando indizi e seguendo le tracce lasciate nella fitta vegetazione delle Everglades, mentre Carly trova rifugio presso Doyle, un pescatore locale che diventa un alleato inaspettato ma che tragicamente perde la vita cercando di proteggerla.
La tensione cresce con inseguimenti in barca, trappole e colpi di scena: Beverly si trova faccia a faccia con Pete, saltando nella palude per salvarsi e poi unendosi a Ray nella ricerca disperata di Carly. La natura selvaggia diventa quasi un personaggio a sé, rendendo ogni passo incerto e ogni decisione cruciale per la sopravvivenza.
Il finale vede Beverly finalmente ritrovare Carly mentre Luke cerca di mettere le mani sulla ragazza. In un climax ad alta tensione, madre e figlia lottano insieme per la sopravvivenza, affrontando inseguimenti in barca tra i canali delle Everglades.
La posta in gioco è altissima: Luke viene fermato e arrestato dalla polizia, Pete muore in maniera spettacolare, morso da un serpente e trascinato sott’acqua da un alligatore, mentre Beverly e Carly riescono a salvarsi insieme a Ray, ferito ma sopravvissuto.
Il film si chiude con un flashforward che mostra le tre protagoniste, Beverly, Carly e Simone, godersi una giornata di relax in spiaggia e una gita in barca con Ray, ormai parte integrante della loro vita. Il finale unisce soddisfazione narrativa e sollievo emotivo, mostrando come il coraggio, l’astuzia e la determinazione possano prevalere anche nelle situazioni più disperate.