Andrea Camilleri è uno dei narratori italiani più amati della nostra letteratura. Nato a Porto Empedocle nel 1925 e scomparso nel 2019 all’età di 93 anni, è un autore che dalla sua penna ha fatto nascere personaggi immortali, come l'intramontabile Commissario Montalbano o opere come La forma dell'acqua e Il Birraio di Preston, solo per citarne alcune.
Sicilia, attualità e memorie ci vengono tutte in mente se pensiamo al suo nome, ma chi erano le persone più importanti nella vita dell'uomo semplice che si celava dietro lo scrittore? La moglie e le figlie di Andrea Camilleri.
Raccontare la storia di Andrea Camilleri significa anche raccontare quella di sua moglie, Rosetta Dello Siesto.
Hanno condiviso una relazione durata sessant'anni, si sono sposati nel 1957 e hanno avuto tre figlie. Rosetta è nata a Milano e si è laureata all'Università La Sapienza con una tesi su Pico della Mirandola, e ha incontrato Camilleri durante le prove di uno spettacolo teatrale di cui lui era regista.
Lei era lì in qualità di assistente di teatro e, nonostante non fosse ancora esperta nel mestiere, è riuscita a far breccia nel cuore di Camilleri e tra loro è nata una storia d'amore durata tutta la vita.
Una foto di Rosetta Dello Siesto, moglie di Andrea Camilleri.
Rosetta è stata per Andrea una compagna di vita e nel lavoro: consigliera, sostenitrice, punto di riferimento. Leggeva tutte le pagine dei suoi manoscritti, gli dava idee, gli offriva osservazioni intelligenti, che poi lui metteva in pratica su carta.
Un amore vissuto all'insegna della creatività e nel pieno della riservatezza. Rosetta è scomparsa proprio quest'anno, a maggio 2025, all'età di 97 anni.
Camilleri ha avuto tre figlie con la moglie Rosetta:
Siciliano di nascita e da sempre, ma romano d'adozione, Andrea Camilleri è stato sepolto al Cimitero Acattolico di Roma, noto come Cimitero degli Inglesi, in via Caio Cestio 6, non molto lontano da Piramide Cestia.
Un posto, questo, dove riposano tanti altri nomi importanti della letteratura: ci sono Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e i romantici inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley.
Un luogo di grande ispirazione, silenzioso e sospeso nel tempo, immerso nella pace della riflessione nel cuore della Capitale. È proprio qui che Andrea Camilleri amava passeggiare e lasciarsi trasportare dai pensieri. Era profondamente legato a questo angolo di città e, pur restando radicato nelle sue origini, ha sempre mantenuto uno sguardo aperto sul mondo e su Roma. Non a caso, la scelta di far riposare qui la sua tomba.