A volte i sentimenti riscrivono le regole del destino. Lo vediamo nel film "Vi presento Joe Black" del 1998, diretto da Martin Brest.
Nel cast abbiamo Brad Pitt che è Joe Black, l'incarnazione della Morte; Anthony Hopkins, ovvero William "Bill" Parrish, un magnate dei media che sta per compiere 65 anni; e Claire Forlani nei panni della giovane Susan, la figlia di Bill, il personaggio che si trova al centro del conflitto.
La Morte è arrivata per portare via Bill, ma nel film si muove anche per scoprire cosa significa vivere e amare come un essere umano. Vediamo come finisce la storia, cosa vuole insegnarci e dove è stato girato il film.
Ecco il trailer:
Il film "Vi presento Joe Black" è stato girato a New York. In particolare a Manhattan, con alcune scene anche in Rhode Island e New Jersey.
Ecco le principali location:
Quello del film "Vi presento Joe Black" è un finale dolceamaro. Il giorno del suo 65esimo compleanno, Bill si rende conto che Joe (l'incarnazione della Morte interpretata da Brad Pitt) non intende portare via solo lui, ma anche Susan, ormai innamorata di lui (Joe).
A questo punto Bill è sconvolto e tenta di spiegare alla Morte che l'amore vero non è portare via, ma lasciare libero chi si ama. Alla fine, Joe resta toccato dalle sue parole e decide di rinunciare alla ragazza.
Immagine tratta dal trailer del film
Prima di andar via, però, Bill smaschera il complotto di Drew, il fidanzato di Susan che tramava per estrometterlo dalla sua stessa azienda con l’intento di accrescere il proprio potere, e si riprende la società. Successivamente, abbraccia Susan e Allinson, per poi raggiungere Joe. Nelle scene finali li vediamo allontanarsi, mano nella mano, congedati in silenzio.
Poco dopo, assistiamo a una scena in cui Susan incontra quello che non era altro che il vero Joe, il ragazzo della tavola calda per il quale si era presa una cotta all'inizio del film. Questo ci lascia intuire che, nonostante la sofferenza per la perdita di suo padre e di colui che pensava di amare, esiste ancora una nuova strada per essere felice.
Il film ci insegna ad accettare la fine, specie quando si ha vissuto qualcosa di ricco, profondo e pieno d'amore. Ci mostra che la morte, per quanto terribile, in realtà fa parte della vita e che la vera tragedia è stare al mondo senza aver amato mai nessuno o senza essere mai stati amati.
Quando nel finale Joe riacquista l'identità umana, capiamo che c'è speranza di un ritorno alla vita nonostante tutto: si può andare avanti e cercare gioia in altro. La vita non finisce. L'amore, l'importanza della qualità della vita sono i punti chiave del film e, inevitabilmente, anche del finale.