Il supporto economico alle famiglie non arriva solo dallo Stato, ma anche dai Comuni. È importante riflettere sui bonus rivolti alle famiglie che coprono un arco di tempo dalla nascita fino all'adolescenza. In molti casi, si può arrivare a percepire anche un doppio bonus e numerose agevolazioni, grazie alla presenza attiva di Comuni italiani che ogni anno erogano contributi specifici per sostenere famiglie, anziani, studenti e lavoratori.
Per i nuovi nati, esiste la possibilità di ricevere un bonus di 1.000 euro dallo Stato. Allo stesso modo, le mamme disoccupate hanno diritto a un contributo dal Comune per un importo di 2.037 euro, corrispondente a cinque mensilità da 407,40 euro.
Le mamme lavoratrici possono percepire un bonus da 40 euro al mese o un aumento del netto in busta paga pari all’esonero contributivo del 100%, ma anche una tantum da 1.000 euro per i nuovi nati, adottati o affidati dal 1° gennaio al 31 dicembre. Per maggiori dettagli, si rimanda al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Non sempre è semplice affrontare le rette della prima infanzia, per questo alcuni Comuni offrono alle famiglie pagamenti agevolati grazie ai contributi promossi dalle Regioni o a livello nazionale. Ad esempio, la Regione Friuli Venezia Giulia ha previsto contributi per i gestori dei nidi, finalizzati a contenere le rette a carico delle famiglie. Inoltre, il Bonus Asilo Nido, erogato dall'INPS, supporta le famiglie nel pagamento delle rette o nell'assistenza domiciliare per bambini con gravi patologie.
I Comuni promuovono anche centri per la famiglia, spazi di incontro e sostegno per genitori e bambini. Questi centri offrono attività ludiche, educative e di supporto psicologico, contribuendo al benessere familiare. Ad esempio, il Comune di Verona ha attivato il progetto “Spazio Famiglie: insieme nei primi 1000 giorni”, che propone incontri, laboratori e seminari dedicati ai genitori e ai loro bambini.
Aiuti per l'Istruzione e il Sociale
Pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, alcune Amministrazioni si sono già attivate per garantire buoni per libri, trasporto e mensa scolastica.
Per le famiglie in difficoltà economica, alcuni Comuni offrono contributi economici mirati che non riguardano solo la distribuzione della Carta Dedicata a te, ma anche i buoni spesa per il Natale le altre festività. Sempre più spesso le Amministrazioni si fanno carico di sussidi mensili o contributi una tantum per affrontare situazioni di emergenza.
Le misure più richieste dalle famiglie sono l'Assegno di Inclusione, introdotto nel 2024, e il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Si tratta di strumenti che mirano a garantire una ricollocazione nel mondo del lavoro.
A questi si affiancano anche altre misure come i bonus sociali per luce, gas e acqua, e dal 1° gennaio 2026 anche il bonus TARI. Aiuti riconosciuti in automatico dall’ARERA in base al reddito ISEE.
Non si tratta solo di numeri, poiché la vera domanda è: quanti bonus si possono cumulare tra loro? È facile intuire che, fatte salve le regole normative che impediscono la cumulabilità di una misura, le famiglie che percepiscono la Carta Dedicata a Te da 500 euro avranno diritto anche a bonus per libri scolastici e mensa, oltre a incentivi dedicati alla famiglia, se sussistono le condizioni. Lo stesso discorso vale per gli aiuti per il ripopolamento delle aree spopolate: l’adozione di queste misure non preclude l’accesso ad altri sostegni.
In conclusione, è importante considerare che, oltre alle misure più conosciute come l’Assegno Unico Universale per ogni figlio a carico fino a 21 anni (e senza limiti in caso di disabilità), esistono altri aiuti sul territorio che possono tranquillamente sommarsi tra loro. Per questo, si invitano i cittadini a chiedere maggiori dettagli al proprio Comune di residenza.
Le famiglie italiane possono accedere a numerosi bonus statali e comunali nel 2025, ma spesso sorgono dubbi su importi, cumulabilità e modalità di richiesta. Qui rispondiamo alle domande più comuni dei lettori per chiarire i principali aspetti dei sostegni disponibili.