08 Sep, 2025 - 10:20

Bonus asilo nido 2026: novità, importi e ultime istruzioni INPS

Bonus asilo nido 2026: novità, importi e ultime istruzioni INPS

Il bonus asilo nido 2026 sarà più semplice da richiedere e garantirà un sostegno più stabile alle famiglie italiane con bambini fino a tre anni. Con il Decreto-Legge n. 95 del 2025 e la successiva circolare INPS n. 123 del 5 settembre 2025, sono state introdotte regole innovative che cambiano sia le modalità di domanda sia le strutture ammesse al rimborso.

L’agevolazione, che già nel 2025 copriva fino a 3.600 euro per alcune famiglie, si rafforza dunque in prospettiva. Una sola richiesta sarà sufficiente per più anni, con procedure di rinnovo molto più snelle.

Ma a quanto ammontano gli importi? Come funziona il nuovo bonus nido INPS 2026? Quali strutture educative rientrano tra quelle riconosciute ai fini del contributo?

Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di Martino Campioni sulla procedura da seguire per richiedere il Bonus nido in completa autonomia.

Importi e ISEE bonus nido: quanto spetta dal 2025 al 2026

Il contributo asilo nido 2026 resta calibrato sull’ISEE minorenni, con importi mensili che coprono fino a undici rette annuali. Secondo le tabelle ufficiali INPS, per il 2025 sono previsti:

  • ISEE fino a 25.000 euro: massimo 3.000 euro (272,70 euro mensili per 11 mesi)
  • ISEE da 25.001 a 40.000 euro: massimo 2.500 euro (227,20 euro mensili per 11 mesi)
  • ISEE oltre 40.001 euro: massimo 1.500 euro (136,30 euro mensili per 11 mesi)

Una misura rafforzata riguarda i bambini nati dal 1° gennaio 2024: per le famiglie con ISEE sotto i 40.000 euro, l’importo massimo sale a 3.600 euro annui.

La circolare INPS n. 123/2025 chiarisce che la nuova disciplina avrà effetto dal 2026, garantendo una maggiore stabilità nel sostegno economico alle famiglie fino al compimento del terzo anno del bambino.

Bonus asilo nido 2026: domanda unica e semplificazione delle procedure

La principale novità operativa introdotta dal DL n. 95/2025 riguarda la domanda unica. Dal 1° gennaio 2026 non sarà più necessario ripresentare ogni anno la documentazione completa. La richiesta presentata dal genitore produrrà effetti fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni.

Negli anni successivi, basterà collegarsi al portale INPS e prenotare le risorse indicando:

  • le mensilità per le quali si richiede il rimborso, fino a un massimo di undici;
  • la documentazione che attesti almeno un pagamento effettuato.

Per i nidi pubblici con rette posticipate sarà sufficiente allegare la ricevuta di iscrizione o l’inserimento in graduatoria del bambino. La stessa regola vale per l’assistenza domiciliare legata a gravi patologie: occorre presentare un certificato del pediatra che confermi l’impossibilità alla frequenza per l’intero anno solare.

La circolare INPS n. 123/2025 specifica che, per il 2025, resta in vigore la procedura tradizionale: chi ha già fatto richiesta dovrà comunque inoltrare nuovamente tutta la documentazione.

Strutture ammesse al contributo asilo nido 2026

Il DL n. 95/2025 ha chiarito definitivamente quali strutture rientrano tra quelle ammesse al rimborso, superando l’interpretazione restrittiva della circolare INPS n. 60 del 2025.

Dal 2026 il bonus nido INPS coprirà le rette di:

  • nidi e micronidi, sia pubblici sia privati;
  • sezioni primavera;
  • servizi integrativi riconosciuti dalle Regioni, come spazi gioco e servizi educativi domiciliari.

L’INPS verificherà i requisiti delle strutture consultando gli elenchi pubblicati da Regioni ed Enti locali. Restano esclusi i centri per bambini e famiglie e i servizi di tipo ricreativo, pre-scuola e post-scuola.

Un aspetto rilevante è il riesame delle domande respinte nel 2025: le strutture territoriali dell’Istituto sono chiamate a rivalutare le istanze già presentate e a procedere all’accoglimento in autotutela nei casi conformi alla nuova normativa.

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