L’INPS ha ufficializzato il calendario dei pagamenti dell’assegno di inclusione (ADI) per il mese di settembre 2025.
Le date da segnare sul calendario sono due. In questo articolo, vediamo subito quali sono e per chi, come controllare l'accredito e altre informazioni davvero interessati sull'ADI.
Il primo pagamento, previsto per il 15 settembre, riguarda i beneficiari che accedono per la prima volta all’assegno di inclusione, ossia chi ha firmato il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di agosto o chi riceve la prima mensilità dopo aver richiesto il rinnovo.
In questa prima erogazione viene incluso anche un contributo straordinario fino a 500 euro, destinato a compensare il periodo di sospensione tra la fine del primo ciclo di 18 mesi e il nuovo accredito dopo il rinnovo.
La seconda tranche di pagamenti sarà invece effettuata il 27 settembre e riguarda tutti coloro che hanno già ricevuto almeno una mensilità, hanno rinnovato la domanda, firmato il PAD e continuano a soddisfare i requisiti per ricevere il sussidio.
L’assegno viene accreditato mensilmente sulla Carta di Inclusione di Poste Italiane, una carta di debito con alcune limitazioni.
Per controllare il saldo, i beneficiari possono utilizzare gli ATM Postamat, recarsi agli sportelli di Poste Italiane oppure chiamare il numero verde gratuito (da telefono fisso) o il numero per chiamate da cellulare o dall’estero.
Dal 2025, la Legge di Bilancio ha introdotto nuovi requisiti economici per accedere all’assegno di inclusione: il limite Isee è stato aggiornato a 10.140 euro, mentre il reddito familiare non deve superare i 6.500 euro.
Ad agosto è partito il primo pagamento relativo al rinnovo dell’Assegno di Inclusione (ADI), destinato ai nuclei familiari che hanno completato 18 mesi di fruizione del sussidio e hanno richiesto l’estensione del beneficio per un ulteriore anno.
Una questione che sta destando particolare attenzione riguarda la possibilità di avere due carte di inclusione distinte agli stessi beneficiari. Questa situazione, sebbene insolita, è pienamente legittima e trova spiegazione nelle procedure di rinnovo.
La prima carta è quella originariamente assegnata al nucleo familiare, mentre la seconda viene emessa solo nel caso di modifiche significative.
Nel dettaglio, se cambia il soggetto richiedente, la nuova carta sarà intestata a quest’ultimo. È importante sottolineare che la carta precedente mantiene la propria validità fino all’esaurimento del credito residuo o fino alla sua naturale scadenza, senza alcun obbligo di restituzione.
Una volta ritirata la nuova carta, su di essa verranno accreditati sia la mensilità di agosto relativa al rinnovo sia il contributo straordinario fino a 500 euro, oltre a tutte le mensilità successive. Da quel momento, la nuova carta diventa il documento principale per la fruizione dell’assegno di inclusione.