Anche per settembre 2025, l’Inps ha comunicato con anticipo le date di pagamento dell’Assegno Unico Universale (AUU), il principale sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico.
In questo articolo, vediamo subito quando arriva l’accredito di settembre, quanto spetta, come controllare l’avvenuto pagamento e tutte le informazioni su una delle misure sono diventate caposaldo e ancora per le famiglie con figli.
Attesissimo, così come per tutti gli altri pagamenti Inps di settembre 2025, è in dirittura d’arrivo l’accredito dell’Assegno Unico.
Si tratta di una misura che si concretizza in un aiuto economico pensato per tutte le famiglie con figli a carico, fino al compimento dei 21 anni. Per i figli con disabilità, invece, il sostegno è garantito senza limiti di età.
Questa misura ha sostituito i vecchi assegni familiari, estendendo il beneficio anche a chi prima ne era escluso.
Per chi già riceve regolarmente l’Assegno Unico, i pagamenti di settembre saranno effettuati nei giorni 22 e 23 settembre 2025.
Queste date valgono però solo per chi non ha modificato la propria situazione (ad esempio, Isee o composizione del nucleo familiare) e per chi ha presentato la domanda nei mesi precedenti.
Chi invece ha inviato una nuova domanda ad agosto o ha comunicato variazioni (come la nascita di un figlio o l’aggiornamento dell’Isee), riceverà il pagamento verso la fine del mese, generalmente a partire dal 27 settembre. In questi casi l’Inps impiega qualche giorno in più per elaborare la pratica.
Nel pagamento di settembre possono essere inclusi anche:
Questi importi non vengono versati separatamente, ma insieme alla mensilità ordinaria. Inoltre, ricordiamo che nel 2025 l’Inps ha applicato una rivalutazione dello 0,8% sull’importo dell’Assegno Unico, per adeguarlo all’inflazione.
Anche se si tratta di un aumento contenuto, garantisce comunque un piccolo incremento per tutte le famiglie beneficiarie.
L’importo dell’Assegno Unico varia in base a:
Sono previste anche alcune maggiorazioni, riservate a specifiche situazioni familiari:
In ogni caso, tutte le famiglie con figli minori ricevono almeno un importo minimo garantito, anche senza presentare l’Isee.
Con la fine di giugno si è conclusa la possibilità di ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico relativi ai mesi a partire da marzo.
Le famiglie che non hanno aggiornato l’Isee al 2025 entro tale scadenza hanno perso il diritto a ricevere eventuali integrazioni arretrate spettanti in base alla propria situazione economica.
In assenza di un Isee valido, l’Inps continuerà a riconoscere solo l’importo minimo previsto per ciascun figlio (pari a circa 57 euro al mese), fino a quando non verrà presentata la nuova dichiarazione.
Per controllare lo stato del pagamento, è possibile accedere al sito MyINPS con Spid, Cie o Cns. Nella propria area personale, alla voce “Assegno Unico”, è possibile visualizzare: