12 Sep, 2025 - 10:57

Rivalutazione pensioni 2026: aumenti e novità che potrebbero cambiare tutto

Rivalutazione pensioni 2026: aumenti e novità che potrebbero cambiare tutto

Nel 2026 l’aumento automatico delle pensioni per adeguarle all’inflazione potrebbe pesare molto sulle casse dello Stato.

La stima si basa sulle regole attuali di rivalutazione, che prevedono incrementi differenziati in base all’importo dell’assegno. 

Il governo valuta però anche le maggiori entrate fiscali generate dagli aumenti, che potrebbero bilanciare in parte la spesa.

A chi spetterebbe l’aumento?

Meccanismo di rivalutazione: come funziona e chi ne beneficia

L’inflazione prevista per il 2025 è dell’1,7%, ma l’adeguamento delle pensioni non è uniforme. 
Il sistema attuale prevede una perequazione piena fino a quattro volte il trattamento minimo, un aumento al 90% tra quattro e cinque volte il minimo, e al 75% per importi superiori.

Il trattamento minimo mensile nel 2025 sarà di circa 603 euro, con una maggiorazione straordinaria che lo porta a 616 euro. Gli aumenti maggiori riguarderanno quindi i pensionati con assegni fino a circa 2.466 euro mensili.

Chi sono i pensionati coinvolti nell’adeguamento?

Nel 2023, quasi 8 pensionati su 10 (78,9%) percepiscono una pensione lorda mensile inferiore a 2.500 euro. Questa categoria assorbe oltre la metà (56,7%) della spesa complessiva per pensioni.

Il sistema di aumento delle pensioni non è uguale per tutti, ma varia in base all’importo della pensione stessa. In pratica, chi prende una pensione più alta riceve un aumento più piccolo.

Ecco come funziona:

  • Le pensioni fino a circa 2.394 euro al mese vengono aumentate del 100%, cioè completamente in base all’inflazione;
  • Per le pensioni tra 2.394 e 2.993 euro al mese (tra quattro e cinque volte il minimo), l’aumento è del 90%;
  • Le pensioni sopra i 2.993 euro al mese (oltre cinque volte il minimo) ricevono un aumento del 75%.

Questo sistema fa sì che gli aumenti maggiori vadano soprattutto a chi ha una pensione più bassa. Infatti, quasi l’80% dei pensionati, che prende meno di 2.500 euro lordi al mese, ottiene l’aumento pieno.

Il trattamento minimo per il 2025 è di 603,40 euro al mese, pari a 7.844,20 euro all’anno. Recentemente, è stato aumentato del 2,2% con una maggiorazione straordinaria, portandolo a 616,67 euro al mese.

Questioni legali e profilo dei pensionati interessati

Il tribunale di Trento ha sollevato dubbi sulla legittimità del sistema attuale di perequazione, perché applica l’aumento a blocchi anziché a scaglioni, penalizzando alcuni pensionati.

La Corte Costituzionale è chiamata a decidere. Nel frattempo, quasi l’80% dei pensionati percepisce assegni inferiori a 2.500 euro, beneficiando in gran parte dell’adeguamento pieno o parziale.

Novità in arrivo: TFR, pensione anticipata e blocco dell’età pensionabile

Oltre alla rivalutazione, il governo sta valutando di utilizzare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) come strumento per favorire la pensione anticipata a 64 anni.

Si punta inoltre a rafforzare la previdenza complementare, come alternativa al sistema pubblico. 
Infine, è in discussione il blocco dell’aumento automatico di 3 mesi dell’età pensionabile previsto dalla legge Fornero a partire dal 2027.

Rivalutazione delle pensioni 2026: cosa sapere in breve

  • Costo stimato e meccanismo di rivalutazione: nel 2026, l’aumento automatico delle pensioni per l’inflazione potrebbe costare allo Stato circa 5 miliardi di euro. L’incremento varia in base all’importo: pieno fino a 4 volte il trattamento minimo, ridotto al 90% tra 4 e 5 volte, e al 75% oltre questa soglia;
  • Chi beneficia dell’aumento: quasi l’80% dei pensionati prende meno di 2.500 euro al mese e riceve la rivalutazione piena o quasi. Questa fascia assorbe oltre la metà della spesa pensionistica totale;
  • Novità in arrivo: il governo valuta l’uso del TFR per anticipare la pensione a 64 anni, punta a rafforzare la previdenza complementare e sta discutendo il blocco dell’aumento automatico dell’età pensionabile previsto dalla legge Fornero a partire dal 2027.
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