15 Sep, 2025 - 17:34

Modello 770 in scadenza il 30 settembre: chi deve inviarlo

Modello 770 in scadenza il 30 settembre: chi deve inviarlo

Si avvicina la scadenza per l’invio del Modello 770 semplificato. I sostituti d’imposta, cioè datori di lavoro o enti che trattengono le tasse per conto dei lavoratori, hanno tempo fino al 30 settembre 2025 per trasmettere i dati richiesti all’Agenzia delle Entrate.

Il termine, inizialmente previsto per aprile, è stato prorogato per permettere a imprese, consulenti e software house di adeguarsi alle novità introdotte dalla normativa.

A cosa serve il Modello 770

Il Modello 770 è un documento che serve per comunicare al Fisco tutte le ritenute e trattenute fiscali effettuate nel corso dell’anno su:

  • Stipendi e redditi da lavoro dipendente o assimilato;
  • Compensi a liberi professionisti e autonomi;
  • Redditi di capitale, dividendi e interessi;
  • Redditi da locazioni brevi (inclusi nella Certificazione Unica);
  • Somme liquidate a seguito di pignoramenti;
  • Pagamenti legati a bonus edilizi ed energetici effettuati con bonifico.

Il modello può essere inviato solo se, entro il termine previsto (il 16 marzo 2025), è già stata trasmessa la Certificazione Unica (CU).

L’invio del Modello 770 è possibile solo se il sostituto d’imposta ha già trasmesso, nei termini stabiliti dall’articolo 4 del DPR n. 322/1998, la Certificazione Unica e, se previsto, anche la Certificazione degli utili. Le scadenze da rispettare sono fissate al 16 marzo 2025 o, in determinati casi, al 31 ottobre 2025.

Chi può evitare il 770

A partire da quest’anno, alcune aziende possono evitare l’invio del Modello 770. Chi ha almeno 5 dipendenti può scegliere di comunicare ogni mese i dati delle ritenute direttamente tramite il Modello F24, cioè il modulo già usato per versare tasse e contributi.

Questa semplificazione, introdotta dal Decreto Adempimenti (1/2024), punta a snellire la burocrazia e ridurre il doppio invio degli stessi dati.

Chi non adotta questa nuova modalità, però, dovrà continuare a inviare il Modello 770 entro la scadenza.

Cosa comunicare entro il 30 settembre

Chi deve ancora trasmettere il Modello 770 ha l’obbligo di inviare i dati relativi al periodo da gennaio ad agosto 2025 entro la scadenza del 30 settembre 2025. In particolare, vanno indicati:

  • Ritenute e trattenute effettuate, con codice tributo e mese di riferimento;
  • Addizionali regionali e comunali Irpef, con indicazione della regione o del comune;
  • Versamenti eseguiti tramite F24.

Nel modello F24 si devono indicare i seguenti dati:

  • Importo delle ritenute versate;
  • Eventuali interessi versati con il ravvedimento operoso;
  • Crediti usati in compensazione, con codice tributo e mese;
  • Altri importi a debito o a credito;
  • Eventuali sanzioni;
  • Il codice IBAN del conto da usare per l’addebito positivo del modello F24

L’invio deve avvenire solo attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un intermediario abilitato (come un commercialista o un CAF).

Modello 770 e Certificazione Unica: attenzione alle differenze

Il Modello 770 non va confuso con la Certificazione Unica (CU). La CU serve a riassumere tutti i redditi erogati a dipendenti e collaboratori, le ritenute applicate, i contributi versati. Viene consegnata ogni anno ai lavoratori e trasmessa al Fisco.

Il Modello 770, invece, è un adempimento più dettagliato, che riepiloga le operazioni effettuate come sostituto d’imposta, compresi i versamenti e i crediti utilizzati. Entrambi sono obbligatori e il mancato invio può comportare sanzioni fiscali anche pesanti.

Tre cose da ricordare sul Modello 770

  • Scadenza ufficiale: 30 settembre 2025: il termine per inviare il modello è stato prorogato, ma resta obbligatorio per chi non adotta la comunicazione mensile;
  • Non tutti devono più inviarlo: solo i datori di lavoro con almeno 5 dipendenti possono scegliere la comunicazione mensile via F24, evitando così il 770 annuale;
  • Invio solo online: la trasmissione avviene esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, anche con l’aiuto di un professionista.
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