Taglio dell’Irpef e rottamazione delle cartelle esattoriali si candidano a essere tra i temi centrali della prossima Legge di Bilancio.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha anticipato alcuni degli argomenti che con ogni probabilità entreranno nel perimetro della Manovra 2026, che il Governo inizierà a definire concretamente in autunno, dopo la pubblicazione della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def).
Non tutte le misure riceveranno la stessa attenzione perché c'è di una gerarchia di interventi su cui l’esecutivo intende concentrarsi.
Vediamo subito quali sono le misure che potrebbero far parte della prossima Legge di Bilancio, analizzando il confronto e le principali proposte in campo.
Con l’avvicinarsi della presentazione del Documento programmatico di finanza pubblica, si accende il dibattito sulla Legge di Bilancio 2026.
Il Governo sembra aperto a valutare tutte le proposte, ma ogni decisione dovrà basarsi sui dati ufficiali di contabilità nazionale. Nel frattempo, è stata esclusa l’ipotesi di una Manovra correttiva.
Tra le misure in discussione, torna al centro il tema della riduzione dell’Irpef per il ceto medio. L’ipotesi più concreta è quella di abbassare l’aliquota dal 35% al 33% per il secondo scaglione, con un costo stimato di circa 2,5 miliardi.
Si valuta anche l’estensione della fascia di reddito agevolata fino a 60mila euro, anche se sono ancora in via di definizione, anche in termini di spesa e convenienza, i calcoli.
Si parla anche di una nuova “pace fiscale”, proposta dalla Lega, che consentirebbe la rateizzazione decennale delle cartelle fiscali fino al 2023.
Tuttavia, il Governo chiede criteri più selettivi per evitare che ne approfittino i contribuenti recidivi. Il magazzino dell’Agenzia delle Entrate contiene oltre 1.200 miliardi di crediti e la sua analisi sarà determinante.
Proposta anche l’estensione della flat tax fino a 100mila euro per i lavoratori autonomi, superando però i limiti UE. Si ipotizza, inoltre, una tassa agevolata per gli investitori stranieri in Italia.
Al centro c'è anche la proposta di Ires agevolata per le imprese che investono e di introdurre nuovi incentivi per i lavoratori dipendenti, tra cui la detassazione di straordinari, premi e tredicesime.
Sul fronte dell’opposizione, è stata presentata una proposta per indicizzare ogni due anni scaglioni Irpef, no tax area e detrazioni in base all’inflazione, per tutelare il potere d’acquisto.
Sul versante previdenziale, si valuta l’uso del TFR per anticipare l’uscita dal lavoro a 64 anni. Resta aperta la questione sul futuro di Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale. Intanto, la rivalutazione delle pensioni per il 2026 costerà circa 5 miliardi.
Tra le proposte in discussione anche misure mirate a sostenere i consumi. Si parla della detassazione dei buoni pasto fino a 10 euro e della possibilità di detrarre il 19% delle spese per i libri scolastici.
È stato, inoltre, proposto un contributo volontario da parte delle banche per sostenere la crescita economica, escludendo qualsiasi forma di imposizione forzata.