Dal 1° gennaio 2025, i figli a carico con più di 30 anni non danno più diritto alla detrazione IRPEF.
Tuttavia, restano validi tutti i bonus fiscali legati alle spese sostenute dai genitori, come le detrazioni per spese mediche, scolastiche e universitarie, nonché per altre tipologie di oneri ammissibili in dichiarazione dei redditi.
A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 243 del 15 settembre 2025. Il documento conferma che il taglio previsto dalla Manovra non incide sulle detrazioni per oneri e spese, a patto che il figlio resti fiscalmente a carico del contribuente.
La Legge di Bilancio 2025 ha ristretto il perimetro della detrazione IRPEF per i figli a carico. Dal nuovo anno, lo sconto fiscale in busta paga è riconosciuto solo per i figli di età compresa tra i 21 e i 29 anni. I figli che hanno compiuto 30 anni ne restano esclusi, tranne nel caso in cui sia riconosciuta una disabilità.
Tuttavia, la perdita della detrazione non comporta automaticamente l’esclusione dallo status di familiare fiscalmente a carico.
Questo viene determinato in base al reddito: un figlio è considerato a carico se ha percepito, nell’anno, un reddito lordo complessivo non superiore a 2.840,51 euro. Per i figli fino a 24 anni, la soglia è più alta e arriva a 4.000 euro.
Anche in assenza della detrazione per carichi di famiglia, i figli a carico con più di 30 anni continuano a rientrare tra i soggetti per cui è possibile richiedere le detrazioni fiscali per spese sostenute dai genitori.
Restano, quindi, detraibili le spese sanitarie, le spese per l’istruzione, le attività sportive, le assicurazioni e altri oneri previsti dal TUIR.
L’Agenzia delle Entrate, nella sua risposta, richiama anche quanto già indicato nella circolare n. 4/E del 2025: ai fini delle detrazioni per oneri, i figli esclusi dalla detrazione per carichi familiari devono essere considerati alla pari degli altri, a condizione che rientrino nei limiti di reddito stabiliti.
Inoltre, il codice fiscale del figlio deve essere comunque indicato nella Certificazione Unica, anche se non si ha diritto alla detrazione per carichi familiari. Questo aspetto è già presente nelle istruzioni per la compilazione del modello CU.
Situazione diversa per gli altri familiari a carico, come fratelli, sorelle, suoceri, generi, nuore e altri parenti conviventi diversi dagli ascendenti.
A partire dal 2025, la Legge n. 207/2024 ha eliminato la detrazione per questa categoria di familiari. Una misura che, di fatto, ha comportato anche la perdita di molte delle agevolazioni fiscali legate alle spese sostenute nel loro interesse.
Questa esclusione ha generato un impatto significativo anche sui rimborsi IRPEF. Per questo motivo, è attualmente in fase di approvazione un decreto legislativo correttivo.
Il testo, presentato alla Camera il 2 settembre 2025, prevede il ripristino del diritto alle detrazioni e deduzioni IRPEF anche per questi familiari, indipendentemente dalla detrazione per carichi di famiglia.
Se approvata, la norma consentirà ai contribuenti di recuperare le agevolazioni fiscali anche per i familiari diversi dai figli, a condizione che rispettino il limite di reddito per essere considerati fiscalmente a carico.
Dal 2025 non è più prevista la detrazione IRPEF per figli a carico con più di 30 anni, salvo i casi di disabilità.
Tuttavia, restano validi i bonus fiscali per le spese sostenute in loro favore, come sanità e istruzione, se il figlio ha un reddito entro i limiti previsti. Per gli altri familiari a carico, un decreto correttivo potrebbe reintrodurre le agevolazioni già dal 2025.