21 Sep, 2025 - 17:55

Assegno di Inclusione 2026, nuovo aumento in arrivo di 130 euro: ecco perché e per chi

Assegno di Inclusione 2026, nuovo aumento in arrivo di 130 euro: ecco perché e per chi

L’Assegno di Inclusione, entrato in vigore nel 2024 come misura di sostegno sociale che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, continua a rappresentare un importante aiuto per molte famiglie italiane in difficoltà economica.

Anche se la platea dei beneficiari è più ristretta rispetto al passato, l’assegno resta fondamentale soprattutto per chi si trova in condizioni di fragilità o difficoltà sociale.

Dopo l’aumento significativo dell’importo nel 2025, il governo sta valutando un nuovo incremento per il 2026, per adeguare il sussidio all’aumento del costo della vita e mantenere vivo il sostegno ai nuclei familiari più vulnerabili.

Cos’è l’Assegno di Inclusione e chi può richiederlo

L’Assegno di Inclusione è una misura economica destinata alle famiglie con redditi bassi, in cui sono presenti soggetti non immediatamente occupabili, come persone con disabilità, anziani o minori. A differenza del Reddito di Cittadinanza, questa misura si concentra su chi ha maggiori difficoltà di inserimento lavorativo o sociale.

Per accedere all’Assegno di Inclusione sono necessari requisiti precisi di reddito e ISEE, più stringenti rispetto alla misura precedente.

Nel 2025, proprio per ampliare la platea dei beneficiari e migliorare l’efficacia della misura, il governo ha aumentato la soglia di reddito familiare da 6.000 a 6.500 euro, permettendo così di incrementare l’importo massimo dell’assegno da 500 a circa 541,66 euro mensili.

Perché l’importo è stato aumentato nel 2025?

L’aumento del 2025 ha rappresentato una risposta concreta all’aumento dei prezzi e all’inflazione che ha colpito il paese negli ultimi anni. Dal 2019, quando è stato introdotto il Reddito di Cittadinanza, l’importo fisso di 500 euro mensili non era più sufficiente a garantire un reale sostegno economico.

Secondo i dati ISTAT, l’inflazione ha avuto un’impennata significativa:

  • 8,1% nel 2022;
  • 5,4% nel 2023;
  • 0,8% nel 2025.

Questi dati hanno evidenziato una perdita costante del potere d’acquisto del sussidio, costringendo il governo a intervenire per evitare che il sostegno economico diventasse inefficace.

D'altra parte, nel 2025 l'Assegno di Inclusione ha registrato una crescita con importi superiori anche a 845 euro (in alcuni casi).

Cosa aspettarsi per l’Assegno di Inclusione nel 2026?

Le stime più recenti indicano che l’inflazione per il 2025 si attesterà intorno al 2%, un dato che spinge le istituzioni a prevedere un ulteriore adeguamento dell’Assegno di Inclusione per il 2026.

Questo aumento sarà probabilmente meno consistente di quello dell’anno precedente, poiché quest’ultimo è stato determinato da modifiche strutturali della misura.

Applicando un incremento del 2% all’importo attuale di 541,66 euro, l’assegno potrebbe salire di circa 11 euro al mese, raggiungendo così una cifra intorno ai 552 euro mensili (per un + 132 euro l'anno).

Anche se non si tratta di un aumento rilevante, è comunque un passo importante per mantenere il sostegno reale alle famiglie in difficoltà.

Perché è importante l’adeguamento del sussidio?

Adeguare l’Assegno di Inclusione al costo della vita è fondamentale per evitare che le famiglie che dipendono da questo sostegno perdano potere d’acquisto e possibilità di accesso ai beni di prima necessità.

Anche piccoli aumenti diventano significativi in un contesto economico dove l’aumento dei prezzi pesa sempre di più sulle tasche delle famiglie.

Questo adeguamento conferma inoltre l’attenzione del governo verso le fasce più vulnerabili della popolazione, mantenendo viva una misura che garantisce una rete di protezione sociale e aiuta a contrastare la povertà.

Chi beneficia dell’Assegno di Inclusione

L’assegno viene erogato a famiglie con:

  • Figli minori;
  • Persone con disabilità;
  • Altri componenti non occupabili.

Non è previsto, salvo rare eccezioni, per chi è immediatamente disponibile a lavorare. Per questo motivo, rappresenta un aiuto prezioso per quei nuclei che si trovano in difficoltà ma non possono contare su un reddito da lavoro stabile.

Riepilogo degli aspetti chiave

  • Nel 2024 è stato introdotto l’Assegno di Inclusione, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza con criteri più restrittivi;
  • Nel 2025, grazie all’aumento della soglia ISEE e del reddito familiare, l’importo massimo è salito da 500 a 541,66 euro al mese;
  • L’inflazione ha eroso il potere d’acquisto del sussidio, rendendo necessario l’adeguamento;
  • Per il 2026 è previsto un nuovo aumento dell’importo, di circa il 2%, portando il sussidio a circa 552 euro mensili;
  • L’adeguamento è fondamentale per sostenere concretamente le famiglie più fragili di fronte all’aumento del costo della vita.

Conclusioni

L’Assegno di Inclusione resta uno strumento essenziale per contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale in Italia.

L’atteso aumento per il 2026, anche se contenuto, contribuirà a mantenere vivo il sostegno economico in un periodo in cui il costo della vita continua a salire.

Mantenere il valore reale del sussidio è fondamentale per garantire un aiuto concreto a chi si trova in situazioni di fragilità, offrendo una rete di protezione e un supporto indispensabile in un momento economico complesso.

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