Prendersi cura di un anziano non autosufficiente è una necessità che coinvolge sempre più famiglie italiane.
In molti casi, diventa fondamentale assumere una badante per garantire assistenza quotidiana, compagnia e sicurezza. Ma tra stipendio, contributi, vitto e alloggio, il costo complessivo può diventare molto elevato.
Spesso la pensione dell’anziano non basta a coprire tutte le spese, e serve l’aiuto economico dei figli.
In assenza di risorse sufficienti, molte famiglie rinunciano all’assistenza o si affidano a soluzioni irregolari, come il lavoro in nero, con tutti i rischi che questo comporta.
Proprio per sostenere queste situazioni, nel 2025 è stato introdotto un bonus fino a 850 euro al mese, pensato per aiutare le famiglie a pagare una badante regolarmente assunta o altri servizi di assistenza.
La misura si chiama Prestazione Universale per anziani e ha lo scopo di integrare economicamente l’indennità di accompagnamento, rendendo più accessibile l’assistenza domiciliare o l’ingresso in strutture dedicate.
L’INPS ha spiegato nel dettaglio come funziona il bonus attraverso il messaggio n. 949 del 18 marzo 2025.
Per poter richiedere la Prestazione Universale è necessario che l’anziano rispetti tutti questi requisiti:
Si tratta quindi di un aiuto destinato a persone anziane, fragili e con un reddito molto basso.
L’importo del bonus anziani può arrivare fino a 850 euro al mese, ma non viene versato in denaro. Il bonus è infatti erogato sotto forma di voucher digitali, utilizzabili solo per:
L’obiettivo è chiaro: sostenere le famiglie che si occupano di un anziano e favorire l’assistenza regolare, contrastando il lavoro nero.
L’INPS prevede controlli trimestrali: se non vengono presentate prove delle spese sostenute, il bonus integrativo viene sospeso. Tuttavia, l’indennità di accompagnamento resta garantita e non viene toccata.
La Prestazione Universale si compone di due parti:
L’erogazione è gestita in modo automatizzato, per rendere più semplice l’accesso e garantire trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici.
Questa misura rappresenta un passo importante per aiutare le famiglie italiane che affrontano il problema dell’assistenza agli anziani, spesso con grandi difficoltà economiche.
Permette di:
La Prestazione Universale non risolve tutti i problemi legati alla non autosufficienza, ma è un segnale importante verso un sistema più equo, accessibile e rispettoso della dignità di chi ha più bisogno.