25 Sep, 2025 - 12:53

"Bollicine", Rose Villain debutta al Forum: testo e significato del nuovo brano

"Bollicine", Rose Villain debutta al Forum: testo e significato del nuovo brano

Il 23 settembre 2025, Rose Villain ha fatto esplodere l’Unipol Forum di Milano con il suo debutto live, dando il via al "Radio Trilogy Tour" con uno spettacolo pazzesco. Tra scenografie mozzafiato, ospiti d’eccezione e un’atmosfera elettrizzante, la cantante ha trasformato la venue in un’esperienza multisensoriale indimenticabile.

Al centro della magia c’era il suo nuovo singolo, "Bollicine", un brano che, come bolle di sapone, fluttua tra leggerezza e profondità, tra malinconia e speranza, conquistando il pubblico nota dopo nota. Il 2025 è un anno decisivo per Rose Villain, una delle artiste più originali e influenti della scena pop italiana.

Dopo anni di successi e sperimentazioni, la cantante sceglie il prestigioso palco del Forum di Assago per presentare il singolo che già promette di diventare un must: "Bollicine". Coreografie coinvolgenti, luci sfavillanti e bolle che esplodono a ritmo di musica rendono lo show un’esperienza visiva e sonora completa, immergendo il pubblico nel mondo creativo e urban-sophisticated di Rose Villain.

Il debutto al Forum: Rose Villain sorprende tutti

La serata al Forum non è stata un semplice concerto: è stato uno spettacolo immersivo che ha fatto vibrare migliaia di fan. Con un secondo palco circolare, scenografie spettacolari e coreografie mozzafiato, Rose Villain ha trasformato l’arena in un palco internazionale. Il pubblico è stato avvolto da luci, nuvole di fumo e migliaia di bolle di sapone, creando un’atmosfera magica da sogno.

Il momento clou? La performance live di "Bollicine", accompagnata da un’esplosione di bolle e giochi di luce che hanno fatto letteralmente brillare la sala. Ovviamente da incidere nella memoria anche i duetti con ospiti speciali come Bresh, Annalisa, Elisa, Lazza, Chiello, il marito Sixpm e Gaia, con la quale la canante di "Fuorilegge" è al lavoro per un nuovissimo singolo.

"Bollicine": testo, significato e vibrazioni

Dietro un titolo frizzante e leggero come "Bollicine" si nasconde un messaggio profondo. Il brano esplora fragilità emotiva, solitudine e resilienza, mostrando come il dolore possa trasformarsi in leggerezza. Il testo, scritto da Rose Villain insieme a Andrea Ferrara (Sixpm), Ludovico Marino (Ludovico Mar) e Vincenzo Liguori, è intimo e diretto, con immagini cinematografiche che accompagnano l’ascoltatore in un mondo sospeso, proprio come le bolle da cui prende il nome.

Il videoclip, diretto da Nervio, è girato in stile VHS rétro, enfatizzando la malinconia e l’isolamento evocati dalla canzone, mentre le sonorità moderne confermano l’originalità dello stile di Rose Villain. Il risultato è un brano che mescola urban pop e introspezione, perfetto per ascolti intensi ma anche da ballare, con un mood che oscilla tra festa e riflessione personale.

Ecco il testo completo di "Bollicine" di Rose Villain:

La città era un deserto
l’altra notte in una stanza di hotel
ho scritto ti odio su un foglio bianco
forse stavo soltanto parlando con me

L’amore è bugiardo
ti senti più forte ma la verità è che può renderti di cristallo
è un braccio di ferro che nessuno vince
mi nascondo tra la gente cinica
tra lenzuola che non hanno più il tuo odore
siamo soli come la metro dopo l’una
come ascensori di un albergo fuori Roma

Vienimi a prendere
ho il fiato corto, vedo doppio, manca l’aria
ed in testa solo bollicine
che scoppiano, che scoppiano
vienimi a prendere
ascolto le canzoni che ascoltavi in macchina
ed in testa solo mille bollicine
che scoppiano da quando siamo soli
soli soli soli
noi siamo soli soli soli

Il cielo è sempre coperto
anche oggi il treno è in ritardo
ed è scarico
sembra che qui siete tutti d’accordo
e vorrei andare dall’altra parte del mondo
ma ho questo peso nel petto
vorrei essere più forte
vorrei non pensarti
dormire di notte
in un sogno sbuffo l’odio

E parlo con la gente che non sa
così so che non sentirò il tuo nome
siamo soli come la metro dopo l’una
come ascensori di un albergo fuori Roma

Vienimi a prendere
ho il fiato corto, vedo doppio, manca l’aria
ed in testa solo bollicine
che scoppiano, che scoppiano
vienimi a prendere
ascolto le canzoni che ascoltavi in macchina
ed in testa solo mille bollicine
che scoppiano da quando siamo soli
soli soli soli
noi siamo soli soli soli

"Bollicine" come metafora: festa, fragilità e introspezione

Le bollicine diventano una metafora potente: rappresentano desideri effimeri, attimi di felicità che scoppiano, paure e tensioni che si dissolvono nell’aria. Rose Villain racconta notti in solitudine, pensieri che esplodono e momenti di introspezione tra lenzuola vuote, metro deserte e ascensori silenziosi.

Il brano è un invito a vivere pienamente, a celebrare l’energia della vita senza paura di lasciarsi andare, ma anche a riconoscere e accettare le proprie fragilità.

Il dualismo tra leggerezza e profondità è il cuore di "Bollicine": da un lato la sensazione di festa, brindisi e bolle che scoppiano; dall’altro, la consapevolezza di quanto la felicità possa essere fragile e temporanea. Rose Villain riesce a trasmettere con la sua voce graffiante e i testi cinematografici un percorso emotivo che parla di desideri, dubbi, solitudine e riscatto, facendo sentire il pubblico parte della sua storia.

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