25 Sep, 2025 - 17:45

Polizza catastrofale obbligatoria: cosa cambia per le medie imprese dal 1° ottobre 2025

Polizza catastrofale obbligatoria: cosa cambia per le medie imprese dal 1° ottobre 2025

Dal 1° ottobre 2025 entra in vigore l’obbligo di stipulare la polizza rischi catastrofali per le medie imprese.

Questa assicurazione è fondamentale per proteggere le aziende dai danni causati da eventi naturali come alluvioni, grandinate, inondazioni e terremoti, fenomeni sempre più frequenti e distruttivi.

Vediamo subito cos’è e a chi si rivolge, scadenze, caratteristiche e requisiti e cosa sapere per non incorrere in sanzioni.

Cos’è la polizza rischi catastrofali e a chi si rivolge

La polizza catastrofale è una copertura assicurativa che tutela le imprese dai danni provocati da eventi naturali estremi.

L’obbligo di sottoscrizione interessa tutte le imprese con sede legale in Italia o con stabile organizzazione nel nostro Paese, iscritte alla Camera di Commercio. Sono invece escluse le imprese agricole e quelle i cui immobili presentano abusi edilizi.

Scadenze e categorie coinvolte: il calendario dell’obbligo

L’obbligo di assicurazione catastrofale è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e posticipato più volte.

Attualmente, il Decreto Legge n. 39/2025 stabilisce che:

Come adeguarsi all’obbligo

Le medie imprese che vogliono chiedere alcune agevolazioni indicate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) dovranno dimostrare di aver stipulato la polizza assicurativa contro i rischi catastrofali.

Questo sarà un requisito obbligatorio per poter accedere ai benefici: senza questa assicurazione, non sarà possibile ottenere le agevolazioni.

Inoltre, la presenza della polizza sarà controllata anche al momento dell’erogazione dei contributi, per assicurarsi che l’impresa mantenga la copertura attiva per tutta la durata dell’agevolazione.

L’obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia, o quelle con sede all’estero che abbiano una stabile organizzazione nel nostro Paese e siano iscritte al Registro delle Imprese, secondo quanto previsto dall’articolo 2188 del Codice Civile.

Per essere soggette all’obbligo, le imprese devono possedere o utilizzare almeno uno dei seguenti beni materiali nell’attività:

  • Terreni e fabbricati;
  • Impianti e macchinari;
  • Attrezzature industriali e commerciali.

Se un’impresa non ha nessuno di questi beni, non è tenuta a stipulare la polizza catastrofale.

Caratteristiche della polizza e requisiti fondamentali

La polizza catastrofale deve rispettare requisiti precisi per garantire una tutela efficace:

  • La franchigia o scoperto non può superare il 15% del danno subito;
  • Il premio assicurativo deve essere proporzionato al livello di rischio specifico, basato sulla zona sismica in cui opera l’azienda.

Cosa succede in caso di mancata stipula della polizza?

Nonostante non siano previste sanzioni dirette, le imprese che non sottoscrivono la polizza rischiano di non avere copertura assicurativa in caso di danni da eventi naturali, con gravi difficoltà nel ripristino delle attività.

Inoltre, la mancata stipula comporta l’esclusione da importanti incentivi e contributi pubblici. Il Decreto del 18 giugno 2025 ha infatti stabilito che chi non ha la polizza non può accedere a strumenti come:

  • Smart&Start;
  • Contratti di sviluppo;
  • Incentivi per le aree di crisi industriale;
  • Agevolazioni per l’economia circolare e le energie rinnovabili;
  • Misure a sostegno di cooperative, startup e venture capital.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha precisato che tale divieto riguarda esclusivamente gli incentivi gestiti dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, non tutti i contributi pubblici in generale.

Cosa sapere in sintesi

La polizza rischi catastrofali diventa uno strumento indispensabile per la sicurezza e la sostenibilità economica delle medie imprese, proteggendo da eventi naturali imprevedibili e garantendo l’accesso a importanti incentivi pubblici.

Le imprese sono quindi chiamate a rispettare i termini fissati, per evitare gravi conseguenze economiche e operative.

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