Accanto a molte proposte sul tavolo per il 2026, l’attenzione dei contribuenti è indirizzata alla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali. Stando alle prime anticipazioni, dovrebbe arrivare nella Legge di Bilancio 2026.
Molto è stato detto, molto è ancora in dubbio e in fase di definizione e, per questo, le novità non mancano mai. In questo caso, però, si fa riferimento alle cartelle esattoriali a rate.
In questo articolo, parleremo di come fare domanda e come si effettua il pagamento che, a quanto pare, dovrebbe essere molto semplice.
Le cartelle esattoriali possono essere pagate a rate: si tratta di una possibilità pensata appositamente per venire incontro a tutte le esigenze dei contribuenti già in difficoltà.
Tuttavia, è necessario che gli stessi interessati ne facciano richiesta. Rispetto alle sanatorie e alle rottamazioni, come la quater in corso e la quinquies in possibile avvicinamento, nelle rateizzazioni ordinarie mancano alcuni vantaggi, a partire dal taglio di interessi e sanzioni.
A parte questo, avere la possibilità di pagare a rate il proprio debito è comunque un modo per togliersi un peso con calma.
Come fare domanda? Proprio in questo c’è la novità con l’utilizzo di un QR code per la rateizzazione.
Si tratta di codici molto noti che, da moltissimi anni, vengono utilizzati in ogni dove. Tramite il QR code sarà possibile accedere a un simulatore online per il calcolo in anticipo delle rate e gestire in autonomia la propria pratica.
Il procedimento è molto semplice: è sufficiente inquadrare il QR code presente nella comunicazione, richiedere la rateizzazione e presentare subito la domanda.
Come funziona la richiesta
Il QR code ha esordito anche nel mondo fiscale e nelle tanto temute cartelle esattoriali.
Come anticipato poc’anzi, il funzionamento del nuovo QR code è molto semplice, là dove si trova? Il codice è disponibile nella sezione Informazioni dell’agente della riscossione. Una volta inquadrato, anche con la fotocamera del proprio smartphone, porta direttamente sulla pagina dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ecco, la procedura semplificata da seguire:
Eseguiti questi passaggi, il contribuente potrà utilizzare una serie di servizi:
Utilizzando questo ponte digitale è possibile avere accesso immediato alle funzioni online, senza rischiare errori di digitalizzazione oppure cliccare, accidentalmente, su click malevoli.
Si risparmia tempo: certo, chi è poco pratico con i sistemi digitali, all’inizio, potrebbe trovare difficoltà, ma con il tempo potrebbe abituarsi e trarne giovamento. Infine, le informazioni e le sezioni sono organizzate in maniera trasparente e semplificata.
Il sistema di rateizzazione si articola in due modalità principali, distinte in base all’importo del debito e alla documentazione richiesta.
Per i debiti fino a 120.000 euro sarà possibile ottenere una dilazione fino a 84 rate mensili (sette anni), senza dover presentare alcuna documentazione a supporto. Basterà una semplice autodichiarazione in cui il contribuente afferma di trovarsi in una situazione temporanea di difficoltà economica che impedisce il pagamento immediato dell’importo dovuto.
Per richiedere un piano di rateizzazione più lungo (fino a 120 rate, pari a 10 anni), oppure per importi superiori a 120.000 euro, sarà invece necessario dimostrare lo stato di difficoltà economica.
In questi casi, il contribuente dovrà presentare apposita documentazione, secondo i criteri stabiliti dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024.