Da dicembre entra in vigore il Conto Termico 3.0, la nuova versione del meccanismo di incentivi dedicato all’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il decreto, firmato il 7 agosto 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre, punta a sostenere famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni nei lavori di riqualificazione energetica, con un tetto massimo di 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 milioni riservati alla PA.
L’incentivo del Conto Termico sarà operativo a partire da Natale 2025, ma prima sarà necessario aggiornare le regole applicative, ovvero il documento tecnico che definisce nel dettaglio le modalità di accesso e presentazione delle domande.
Si tratta di un passaggio cruciale per rendere pienamente operativa la misura, e le nuove regole sono attese entro due mesi dall’entrata in vigore del decreto, quindi entro febbraio 2026.
Il Conto Termico 3.0 rappresenta una valida alternativa ai classici bonus casa, oggi sempre meno vantaggiosi. A partire dal 2026, le detrazioni per interventi di efficientamento energetico scenderanno al 36% per le prime case e al 30% per le seconde, con recupero in 10 anni.
Al contrario, il nuovo Conto Termico consente di ottenere un rimborso diretto fino al 65% delle spese, con tempistiche più brevi e meccanismi più semplici. In alcuni casi, l’incentivo può arrivare fino al 100%, soprattutto per interventi realizzati da enti pubblici.
Tra i vantaggi principali del Conto Termico 3.0 c’è l’accessibilità universale: non sono previsti limiti di reddito, né differenze tra prima o seconda casa.
Inoltre, a differenza delle detrazioni fiscali, non serve avere capienza IRPEF. Il contributo viene accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario, riducendo tempi e burocrazia.
Il nuovo sistema rende più veloce la liquidazione degli incentivi. Per contributi fino a 15.000 euro, il pagamento avviene in un’unica tranche (contro i 5.000 euro previsti in passato).
Per importi superiori, il rimborso sarà suddiviso al massimo in cinque rate annuali.
Il contributo non è fisso, ma viene calcolato in base a una serie di parametri tecnici, tra cui:
Particolare attenzione è rivolta ai Comuni sotto i 15.000 abitanti, alle scuole e alle strutture sanitarie. Per questi soggetti, l’incentivo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.
Le amministrazioni pubbliche potranno presentare domanda in modo diretto o tramite prenotazione con possibilità di acconti e rate intermedie.
Sono inoltre previste modalità semplificate per progetti gestiti da ESCO, partenariati pubblico-privato o comunità energetiche rinnovabili.
La richiesta di accesso al Conto Termico dovrà essere presentata tramite il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
È possibile fare domanda in autonomia oppure farsi assistere da un tecnico, un rivenditore o un progettista. Per velocizzare l’iter, è consigliato scegliere prodotti prequalificati dal GSE, che consentono l’accesso a una procedura semplificata e più veloce.
I cittadini potranno accedere agli incentivi per numerosi interventi, tra cui:
Le pubbliche amministrazioni e le imprese potranno beneficiare anche di altri tipi di lavori, tra cui:
Isolamento termico (cappotti);
Novità importanti includono: