Con il messaggio n. 2916 del 2 ottobre 2025, l’INPS ha diffuso le istruzioni operative per la comunicazione telematica dei familiari a carico, necessaria per la corretta compilazione della Certificazione Unica 2026 (CU).
Un adempimento importante che coinvolge pensionati e beneficiari di prestazioni previdenziali e assistenziali, anche nel caso in cui non si vogliano applicare - del tutto o in parte - le detrazioni fiscali per familiari.
Vediamo subito quando e come inviare la comunicazione e chi sono gli obbligati.
A partire dal 15 ottobre 2025, sarà possibile inviare la dichiarazione direttamente tramite il sito dell’INPS, accedendo all’apposita sezione online.
La scadenza ufficiale non è stata ancora comunicata, ma come ogni anno, si consiglia di trasmettere i dati entro la fine dell’anno fiscale per garantire che vengano correttamente recepiti nella CU.
La comunicazione deve essere effettuata esclusivamente in modalità telematica, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS all’area personale del sito INPS.
Una volta dentro, bisogna utilizzare il servizio “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”.
Nel modulo online vanno indicati tutti i familiari a carico, anche nel caso in cui non si richiedano le detrazioni oppure si riceva l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli.
L’obbligo riguarda in particolare:
La dichiarazione permette all’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, di calcolare correttamente l’imposizione fiscale, tenendo conto della situazione familiare dell’interessato.
In assenza di comunicazione, l’Istituto applicherà le aliquote IRPEF basandosi esclusivamente sul reddito e senza riconoscere eventuali detrazioni, con il rischio di trattenute più elevate del dovuto.
Inoltre, questi dati vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Se mancano informazioni sui familiari a carico, alcune spese detraibili (come quelle sanitarie o scolastiche per i figli) potrebbero non essere riconosciute automaticamente, costringendo il contribuente a integrarle manualmente.
Un chiarimento importante arriva dalla circolare n. 6/2025 dell’Agenzia delle Entrate: anche i figli che non danno più diritto alla detrazione fiscale vanno comunque indicati nella comunicazione all’INPS.
Questo vale, ad esempio, per i figli per i quali si percepisce già l’Assegno Unico e Universale, oppure per quelli che hanno superato i limiti di età previsti dall’articolo 12 del TUIR.
Anche se non producono effetti diretti in termini di detrazione, la loro presenza è rilevante per il corretto trattamento fiscale e per l’elaborazione della CU e della dichiarazione precompilata.