06 Oct, 2025 - 09:38

Pensione 2027, stop ai 3 mesi in più (ma non per tutti): ecco chi rischia l’esclusione

Pensione 2027, stop ai 3 mesi in più (ma non per tutti): ecco chi rischia l’esclusione

Nel 2027 dovrebbe scattare l’automatico aumento dell’età pensionabile di tre mesi, come previsto dall’attuale sistema di adeguamento alla speranza di vita.

Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, il governo starebbe lavorando per bloccare questa misura, anche se in forma parziale e con alcuni limiti.

Infatti, il blocco automatico dell’età non sarà per tutti. Vediamo subito a chi non si applicherebbe il blocco con il rischio di andare in pensione tre mesi dopo, perché si parla di un possibile rinvio e tutte le ultime proposte.

Perché si parla di un rinvio del blocco dell’età pensionabile

Il tema delle pensioni non smette mai di sorprendere e preoccupare. Infatti, sono in arrivo alcune novità, con il governo che valuta il blocco dell’aumento automatico dell’età pensionabile previsto per il 2027, ma probabilmente non sarà per tutti.

L’obiettivo dell’esecutivo è ridurre il peso economico di questo provvedimento. Infatti, l’eventuale congelamento dell’aumento dell’età pensionabile avrebbe un costo significativo per le casse pubbliche.
Anche per questo, nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) non si fa menzione di questa ipotesi.

Tuttavia, secondo le ultime indiscrezione pare che tecnici del governo starebbero valutando delle soluzioni per limitare la spesa e contenere l’impatto della misura.

Stop ai 3 mesi in più solo per chi ha già 64 anni

L’ipotesi principale prevede che il blocco dell’aumento dell’età pensionabile nel 2027 valga solo per chi avrà già compiuto 64 anni entro quella data.

In pratica, solo chi rientra in questa fascia d’età eviterebbe il cosiddetto “scalino” di tre mesi. Per tutti gli altri, invece, l’aumento resterebbe in vigore. Ad esempio, un lavoratore che nel 2027 avrà 62 anni - anche con oltre 42 anni di contributi - dovrà attendere tre mesi in più per poter accedere alla pensione.

Blocco non per tutti = Taglio dei costi

Limitando la platea dei beneficiari, il costo della misura scenderebbe da circa 1 miliardo di euro l’anno a 300 milioni.

Una riduzione significativa che renderebbe la proposta più sostenibile dal punto di vista dei conti pubblici.

Quali sono le altre ipotesi in campo?

Un’alternativa avanzata dalla Ragioneria Generale dello Stato sarebbe quella di introdurre un incremento più contenuto, pari ad almeno un mese, da applicare sempre nel 2027.

In questo caso si potrebbe intervenire:

  • Direttamente sull’età pensionabile;
  • Attraverso una finestra mobile, ovvero un periodo di attesa tra la maturazione dei requisiti e la decorrenza effettiva della pensione.

Perché le pensioni potrebbero subire un taglio

Un altro tema tecnico sollevato dalla Ragioneria riguarda i coefficienti di trasformazione, cioè i parametri usati per calcolare l'importo delle pensioni in base all’aspettativa di vita.

Se l’età pensionabile venisse congelata senza intervenire su questi coefficienti, le pensioni future potrebbero subire un taglio fino al 9%, secondo le simulazioni degli esperti.

Infatti, più si allunga la durata media della vita, più i contributi accumulati devono essere “spalmati” su un periodo pensionistico più lungo, riducendo l’importo mensile dell’assegno.

Pensione a 64 anni con il TFR: l’altra proposta sul tavolo

Accanto alla questione dell’età pensionabile, si discute anche di un’altra possibile novità: l’uso del TFR per anticipare la pensione.

La proposta, avanzata dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, prevede la possibilità di andare in pensione a 64 anni con almeno 25 anni di contributi, trasformando il TFR maturato in una rendita integrativa.

L’obiettivo sarebbe garantire un assegno minimo di circa 1.600 euro al mese, combinando pensione pubblica e fondi integrativi.

Un modello simile è già stato applicato lo scorso anno per i lavoratori nel sistema contributivo, ai quali è stata concessa la possibilità di sommare la pensione integrativa a quella pubblica per accedere al pensionamento anticipato.

Blocco aumento età pensionabile in breve

  • Aumento dell’età pensionabile (forse) solo per alcuni: nel 2027 dovrebbe entrare in vigore l’aumento automatico di 3 mesi dell’età pensionabile. Il governo valuta di bloccarlo, ma solo per chi avrà compiuto almeno 64 anni entro quell’anno. Chi sarà più giovane dovrà lavorare tre mesi in più;
  • Taglio dei costi e altre ipotesi sul tavolo: il blocco selettivo permetterebbe di ridurre i costi da 1 miliardo a 300 milioni di euro l’anno. Un’altra proposta prevede un aumento più contenuto (di almeno un mese), oppure l’introduzione di una finestra mobile tra il diritto alla pensione e l’uscita effettiva;
  • Rischio tagli agli assegni e ipotesi TFR: senza modificare i coefficienti di trasformazione, le pensioni future potrebbero calare fino al 9%. Tra le proposte c’è anche quella di usare il TFR per anticipare il pensionamento a 64 anni, garantendo un assegno minimo di circa 1.600 euro.
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