10 Oct, 2025 - 10:13

Assegno Unico ottobre 2025: quando arrivano pagamenti e importi

Assegno Unico ottobre 2025: quando arrivano pagamenti e importi

Anche per il mese di ottobre 2025, l’INPS ha confermato le date di pagamento dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. Come avviene ormai con cadenza regolare, l’accredito sarà effettuato a partire dal giorno 20 del mese.

In questo articolo, vediamo subito quando viene pagato l’Assegno Unico di ottobre nel dettaglio, a chi spetta, gli importi e tutte le informazioni utili sulla misura.

Quando viene pagato l’Assegno Unico a ottobre 2025?

I sempre attesi pagamenti Inps sono partiti anche per la mensilità di ottobre e, accanto all'Assegno di Inclusione, l’Assegno Unico è sicuramente una delle prestazioni più attese.

L'importo del mese di ottobre 2025 verrà pagato in due diversi periodi:

  • 20 e 21 ottobre 2025: per gli assegni già in pagamento, senza modifiche rispetto al mese precedente;
  • Ultima settimana di ottobre: per le nuove domande presentate a settembre o per gli importi oggetto di conguaglio.

A chi spetta l’Assegno Unico

L’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Per i figli con disabilità, il diritto è riconosciuto senza limiti di età.

Una volta presentata la domanda, per verificare il suo stato o conoscere le tempistiche di pagamento, è possibile accedere all’area riservata del sito INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Dal fascicolo previdenziale del cittadino è possibile monitorare l’erogazione mensile dell’assegno.

Gli importi previsti per ottobre

Gli importi dell’Assegno Unico per il 2025 sono stati aggiornati sulla base della rivalutazione dell’inflazione (+0,8%). L’importo spettante varia in base all’ISEE del nucleo familiare:

  • Chi non presenta l’ISEE o supera la soglia di 45.939,56 euro riceve l’importo minimo, pari a 57,50 euro per figlio;
  • Chi appartiene alla fascia ISEE più bassa (fino a 17.227,33 euro) ha diritto all’importo massimo di 201 euro per figlio, al quale possono aggiungersi ulteriori maggiorazioni.

Secondo i dati forniti dall’INPS attraverso l’Osservatorio statistico, nei primi sette mesi del 2025 l’Assegno Unico ha raggiunto oltre 6 milioni di famiglie, per un totale di 9,8 milioni di figli beneficiari. La spesa complessiva è già salita a 11,5 miliardi di euro.

Nel mese di luglio, l’importo medio erogato per ciascun figlio è stato di 172 euro, comprensivo delle eventuali maggiorazioni. In alcuni casi, con ISEE molto basso e altri requisiti favorevoli, l’importo ha raggiunto anche i 224 euro mensili.

Per il 2026, l’importo dell’Assegno unico subirà un aumento grazie al meccanismo di rivalutazione.

L’importanza dell’ISEE aggiornato

Il 30 giugno 2025 è stato il termine ultimo stabilito per aggiornare l’attestazione ISEE al fine di poter beneficiare del riconoscimento degli arretrati dell’Assegno Unico relativi ai mesi precedenti, a partire da marzo.

Tutte le famiglie che non hanno provveduto entro questa scadenza hanno perso il diritto a ricevere le somme eventualmente spettanti per i mesi arretrati, anche nel caso in cui l’ISEE aggiornato avrebbe dato accesso a importi maggiori.

In assenza di un ISEE valido, l’INPS continua a erogare solo l’importo minimo previsto per ciascun figlio, attualmente pari a 57,50 euro, indipendentemente dalla reale situazione economica del nucleo familiare.

Tale importo ridotto continuerà a essere corrisposto fino a quando non verrà presentata una nuova dichiarazione ISEE aggiornata.

Aggiornare tempestivamente l’ISEE resta dunque fondamentale per accedere al beneficio in misura piena e per evitare la perdita definitiva di somme potenzialmente spettanti.

Assegno Unico ottobre 2025: cosa sapere in breve

  • Date di pagamento: l’INPS eroga l’Assegno Unico di ottobre il 20 e 21 del mese per le domande già attive senza variazioni. Le nuove domande e i conguagli saranno pagati entro il 31 ottobre;
  • Importi previsti: l’importo varia da 57,50 euro a 201 euro per figlio, in base all’ISEE. Sono previste maggiorazioni in presenza di determinate condizioni familiari;
  • ISEE fondamentale: chi non ha aggiornato l’ISEE entro il 30 giugno riceve solo l’importo minimo e non ha diritto agli arretrati da marzo. L’aggiornamento è necessario per ottenere gli importi completi.
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