Anche per il mese di ottobre 2025, l’INPS ha confermato le date di pagamento dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. Come avviene ormai con cadenza regolare, l’accredito sarà effettuato a partire dal giorno 20 del mese.
In questo articolo, vediamo subito quando viene pagato l’Assegno Unico di ottobre nel dettaglio, a chi spetta, gli importi e tutte le informazioni utili sulla misura.
I sempre attesi pagamenti Inps sono partiti anche per la mensilità di ottobre e, accanto all'Assegno di Inclusione, l’Assegno Unico è sicuramente una delle prestazioni più attese.
L'importo del mese di ottobre 2025 verrà pagato in due diversi periodi:
L’Assegno Unico spetta alle famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Per i figli con disabilità, il diritto è riconosciuto senza limiti di età.
Una volta presentata la domanda, per verificare il suo stato o conoscere le tempistiche di pagamento, è possibile accedere all’area riservata del sito INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. Dal fascicolo previdenziale del cittadino è possibile monitorare l’erogazione mensile dell’assegno.
Gli importi dell’Assegno Unico per il 2025 sono stati aggiornati sulla base della rivalutazione dell’inflazione (+0,8%). L’importo spettante varia in base all’ISEE del nucleo familiare:
Secondo i dati forniti dall’INPS attraverso l’Osservatorio statistico, nei primi sette mesi del 2025 l’Assegno Unico ha raggiunto oltre 6 milioni di famiglie, per un totale di 9,8 milioni di figli beneficiari. La spesa complessiva è già salita a 11,5 miliardi di euro.
Nel mese di luglio, l’importo medio erogato per ciascun figlio è stato di 172 euro, comprensivo delle eventuali maggiorazioni. In alcuni casi, con ISEE molto basso e altri requisiti favorevoli, l’importo ha raggiunto anche i 224 euro mensili.
Per il 2026, l’importo dell’Assegno unico subirà un aumento grazie al meccanismo di rivalutazione.
Il 30 giugno 2025 è stato il termine ultimo stabilito per aggiornare l’attestazione ISEE al fine di poter beneficiare del riconoscimento degli arretrati dell’Assegno Unico relativi ai mesi precedenti, a partire da marzo.
Tutte le famiglie che non hanno provveduto entro questa scadenza hanno perso il diritto a ricevere le somme eventualmente spettanti per i mesi arretrati, anche nel caso in cui l’ISEE aggiornato avrebbe dato accesso a importi maggiori.
In assenza di un ISEE valido, l’INPS continua a erogare solo l’importo minimo previsto per ciascun figlio, attualmente pari a 57,50 euro, indipendentemente dalla reale situazione economica del nucleo familiare.
Tale importo ridotto continuerà a essere corrisposto fino a quando non verrà presentata una nuova dichiarazione ISEE aggiornata.
Aggiornare tempestivamente l’ISEE resta dunque fondamentale per accedere al beneficio in misura piena e per evitare la perdita definitiva di somme potenzialmente spettanti.