Nel 2025 non esiste alcun bonus dentista a livello nazionale, nonostante il tema continui a far discutere. I costi delle cure odontoiatriche in Italia restano, infatti, proibitivi per moltissime famiglie, che spesso sono costrette a rinunciare a visite e interventi a causa di difficoltà economiche.
Eppure, non tutto è perduto: alcune prestazioni sono coperte dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), mentre a livello regionale esistono iniziative che garantiscono cure gratuite o a prezzo calmierato. Inoltre, le spese dentistiche possono essere parzialmente recuperate in dichiarazione dei redditi tramite detrazione fiscale.
Vediamo in quali casi è possibile accedere a prestazioni gratuite, cosa offrono le Regioni e come si può risparmiare davvero.
Sebbene l’assistenza odontoiatrica pubblica sia molto limitata, esistono due principali categorie di pazienti che possono accedere gratuitamente a cure dentistiche tramite il SSN:
Rientrano nelle prestazioni coperte:
Il SSN garantisce cure gratuite anche a chi, per motivi di salute o disagio economico, non può accedere al dentista privato. Rientrano tra i soggetti con vulnerabilità sanitaria:
La vulnerabilità sociale, invece, viene gestita a livello locale: le Regioni possono attivare programmi per garantire cure odontoiatriche a chi ha redditi bassi o è in forte difficoltà economica.
Inoltre, il SSN copre anche cure urgenti, come:
Tra le regioni più attive c’è l’Emilia-Romagna, che da anni ha avviato il Programma Cure Odontoiatriche e Protesiche. Prevede:
Per i bambini e ragazzi, la Regione garantisce:
Anche in Lombardia esistono prestazioni garantite dal servizio sanitario regionale. Tra queste:
Inoltre, la Lombardia garantisce trattamenti completi ai soggetti in condizione di fragilità sanitaria, come previsto dal Decreto Ministeriale 9 dicembre 2015.
Un’alternativa al dentista privato può essere il dentista convenzionato: si tratta di professionisti che hanno stretto accordi con il SSN o con assicurazioni sanitarie per offrire cure a tariffe più basse o gratuite, in base al reddito dell’assistito.
I trattamenti in convenzione riguardano prestazioni di base, come:
Le spese sanitarie - inclusi i trattamenti odontoiatrici - sono detraibili al 19%, ma solo sulla parte che eccede i 129,11 euro di franchigia. Il tetto massimo detraibile è di 6.197,48 euro annui.
Sono detraibili:
Non sono detraibili i trattamenti estetici come, ad esempio, lo sbiancamento dentale.
Anche se un vero e proprio bonus dentista nel 2025 non esiste, opportunità di risparmio o accesso gratuito alle cure odontoiatriche ci sono. Tra programmi regionali, cure garantite per i più fragili e detrazioni fiscali, è possibile alleggerire – almeno in parte – il peso delle spese dentali.
Per sapere quali sono i servizi disponibili nella propria Regione, è sempre consigliabile consultare i siti ufficiali delle ASL o rivolgersi direttamente ai centri odontoiatrici convenzionati.