Con l’approvazione definitiva del ddl Semplificazioni, cambiano molte regole che riguardano la sanità pubblica, i servizi scolastici e l’organizzazione delle farmacie.
Tra le modifiche più rilevanti c’è la possibilità, per i dipendenti pubblici, di ottenere il certificato medico di malattia anche senza visita in presenza.
Accanto a questa misura, il disegno di legge introduce nuovi servizi nelle farmacie, facilita le iscrizioni scolastiche digitali e proroga l’uso dei dehors per bar e ristoranti fino alla fine del 2026.
Vediamo subito come funziona.
Fino a oggi, per giustificare l’assenza per malattia, i dipendenti pubblici dovevano sottoporsi obbligatoriamente a una visita medica in presenza.
Con il nuovo provvedimento, invece, sarà possibile ottenere il certificato anche da remoto, usando tecnologie di telemedicina ormai consolidate, ma solo in presenza di condizioni specifiche.
La misura, però, non è ancora attiva. Per diventare operativa, è necessario un decreto attuativo del Ministero della Salute, che dovrà essere elaborato insieme alle Regioni.
Solo dopo l’approvazione di questo decreto sarà possibile sapere quando e come i medici potranno certificare a distanza.
Il certificato da remoto sarà valido solo se:
Se anche solo uno di questi requisiti non viene rispettato, il certificato potrà essere rilasciato solo dopo una visita in presenza.
Anche se la modalità di rilascio del certificato cambia, non cambia il principio di fondo: il medico resta pienamente responsabile di quanto certifica.
I certificati di malattia dovranno sempre basarsi su valutazioni cliniche oggettive e tracciabili, anche quando eseguite a distanza.
Se un professionista sanitario dovesse rilasciare un certificato privo di fondamento, basato su dati non verificati, rischierebbe sanzioni molto severe.
Le conseguenze vanno dalla radiazione dall’albo, alla risoluzione del rapporto di lavoro, fino alla perdita della convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
L’obiettivo della norma è infatti quello di semplificare senza abbassare la qualità o il rigore della pratica medica.
Il ddl introduce anche diverse novità che riguardano il ruolo delle farmacie, pensate per renderle più accessibili e funzionali ai bisogni dei cittadini. In particolare, sarà possibile:
Anche la scuola cambia passo verso una gestione più moderna. Con il nuovo ddl, le iscrizioni agli istituti pubblici, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, saranno gestite esclusivamente online tramite la piattaforma “Famiglie e studenti”.
Uno degli obiettivi principali è evitare ai cittadini di fornire documenti già in possesso della Pubblica Amministrazione.
Sarà quindi il sistema stesso a recuperare le certificazioni necessarie, semplificando l’intero processo.
Infine, il ddl prevede una proroga di 12 mesi per l’uso dei dehors – gli spazi all’aperto concessi a bar e ristoranti in seguito all’emergenza Covid.
Queste strutture potranno continuare a essere utilizzate almeno fino al 31 dicembre 2026.
Il ddl Semplificazioni segna un passo importante verso una Pubblica Amministrazione più digitale, veloce e orientata al cittadino.
Tra le misure chiave: certificati medici da remoto per il pubblico impiego, farmacie più operative, scuola completamente digitalizzata e proroga dei dehors. Ora si attende l’emanazione dei decreti attuativi per far partire concretamente le nuove regole.