Il canone RAI è una tassa obbligatoria per chi possiede un apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo. Dal 2016 viene automaticamente addebitata nella bolletta dell’energia elettrica, suddivisa in rate mensili di uguale importo.
Secondo quanto specifica l’Agenzia delle Entrate, il canone deve essere pagato da ogni famiglia anagrafica che ha almeno un televisore in casa, ovviamente a meno che non si sia esonerati.
La tassa si paga una sola volta all’anno, indipendentemente dal numero di apparecchi presenti, a patto che tutti i componenti convivano nella stessa abitazione.
Quando scatta l’esenzione? Ecco maggiori dettagli per il 2026. Prima, però, vediamo se e quando è possibile pagare il canone fuori dalla bolletta della luce.
In alcuni casi particolari, il pagamento del canone non avviene tramite la bolletta dell’energia elettrica, ma separatamente.
Questa opzione è nota come “canone RAI fuori bolletta” e può essere effettuata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, utilizzando il modello F24.
Chi può farlo? Chi non ha un contratto di fornitura di energia elettrica intestato nella propria abitazione, ma possiede comunque uno o più televisori. Ad esempio, chi vive in affitto e non ha effettuato la voltura dell’utenza elettrica, ma ha un televisore a casa, rientra in questa categoria.
Non tutti sono obbligati a pagare il canone RAI. Sono esenti:
Soffermiamoci, brevemente, sull'esenzione per chi ha più di 75 anni d'età. Chi compie 75 anni entro il 31 gennaio dell’anno in corso può ottenere l’esenzione dal canone per tutto l’anno, a condizione che rispetti il limite di reddito previsto.
Se il compleanno cade tra il 1° febbraio e il 31 luglio, invece, l’esenzione si applica soltanto per il secondo semestre.
È importante ricordare che l’esenzione è valida solo per i televisori situati nell’abitazione di residenza. Se l’apparecchio si trova in un luogo diverso, non si ha diritto all’esonero.
In caso di variazioni del reddito, come superare la soglia di 8.000 euro, è necessario comunicarlo tempestivamente, compilando l’apposito modulo.
Chi ha diritto a non pagare il canone può inviare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate per bloccare l’addebito in bolletta.
Se si vuole dichiarare l’assenza di un televisore in casa, è necessario compilare il modulo specifico chiamato “Quadro A”, con cui si attesta la “non detenzione” di un apparecchio televisivo.
Va precisato che la legge considera il canone dovuto anche nel caso in cui il televisore sia presente, indipendentemente da chi l’abbia acquistato.
Quindi, la semplice presenza del televisore nell’abitazione legata al contratto di fornitura elettrica comporta l’obbligo di pagamento.
Nel caso in cui si acquisti un nuovo televisore dopo aver presentato la dichiarazione, bisogna comunicarlo tempestivamente compilando il “Quadro C”.
La dichiarazione di esenzione può essere inviata tramite diversi canali:
Per far valere l’esenzione per l’intero anno, la dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, ovvero entro il termine che va dal 1° luglio dell’anno precedente fino al 31 gennaio.
Se la domanda viene inviata successivamente, cioè tra il 1° febbraio e il 30 giugno, l’esenzione sarà valida solo per la seconda metà dell’anno.
Il canone RAI è una tassa obbligatoria per chi ha un televisore, di solito pagata tramite la bolletta elettrica. In casi particolari, è possibile versarlo separatamente.
Ci sono esenzioni specifiche per gli anziani con reddito basso, per chi non possiede un televisore, e per alcune categorie come militari o diplomatici stranieri.
Per evitare il pagamento, bisogna inviare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate entro i termini previsti e aggiornare la situazione in caso di nuovi acquisti o cambiamenti reddituali.