15 Oct, 2025 - 10:51

Bonus bollette 2026, verso lo stop al contributo extra da 200 euro? Chi ci rimette

Bonus bollette 2026, verso lo stop al contributo extra da 200 euro? Chi ci rimette

Dal 1° gennaio 2026 le regole del bonus bollette potrebbero cambiare e si teme non in meglio. Il contributo straordinario da 200 euro che, nel secondo semestre del 2025, ha aiutato milioni di famiglie a far fronte alle spese di luce e gas, potrebbe non essere rinnovato.

Si pensa, infatti, che la misura straordinaria non sarà prorogata, lasciando senza sconto una larga fascia di famiglie che, pur non vivendo in povertà assoluta, faticano a pagare le bollette.

Intanto, vediamo in cosa consiste il bonus bollette e, poi, analizziamo i possibili scenari per il 2026.

Cos’è e a chi spetta il bonus bollette 2025

Nel 2025, è previsto un sostegno automatico per aiutare le famiglie a sostenere le spese dell'energia elettrica. Si tratta del cosiddetto bonus bollette, una misura rivolta in particolare ai nuclei familiari  con redditi medio-bassi.

Il bonus include due forme di agevolazione:

  • Il bonus sociale ordinario, attivo tutto l’anno, che garantisce uno sconto sulle bollette di luce, gas e acqua;
  • Un contributo straordinario di 200 euro, introdotto come supporto aggiuntivo tra aprile e luglio 2025, per ridurre ulteriormente il costo dell’energia elettrica in un periodo di rincari.

L’aspetto positivo è che non serve presentare alcuna domanda. Per ricevere il bonus è sufficiente aver aggiornato il proprio ISEE: una volta disponibile l’attestazione, il sistema gestito da INPS e ARERA provvede automaticamente ad applicare lo sconto direttamente in bolletta.

In questo modo, il bonus bollette 2025 rappresenta un aiuto concreto e semplice da ottenere, pensato per alleggerire i costi delle utenze domestiche in un anno segnato ancora da forti pressioni economiche.

Cosa succederà dal 2026 al bonus bollette

Dal nuovo anno resterà in vigore solo il bonus sociale ordinario, destinato esclusivamente a chi ha un ISEE sotto i 9.530 euro. Un tetto che sale a 20.000 euro solo per le famiglie con almeno quattro figli a carico.

Si tratta di una misura automatica: per riceverla basta aggiornare l’ISEE, senza bisogno di presentare domande.

Ma è chiaro che molti resteranno esclusi, soprattutto coloro che nel 2025 avevano diritto al contributo extra grazie alla soglia più alta di 25.000 euro. 

Proprio per questo motivo si teme che il contributo straordinario, dal 2026, resterà solo un ricordo per un'ampia fascia di famiglie. Infatti, la fine dello sconto da 200 euro colpisce soprattutto quella parte della popolazione che non ha un reddito così basso da accedere ai bonus, ma nemmeno abbastanza alto per affrontare senza problemi i costi dell’energia.

Nel 2025, il governo aveva riconosciuto questa difficoltà, estendendo temporaneamente il bonus anche a loro. Ma dal 2026 si torna indietro, senza nessuna misura alternativa.

E così, milioni di famiglie si ritroveranno con bollette più care e nessun aiuto.

Nessuna proroga in vista? 

Secondo ARERA, l’autorità che gestisce il bonus, circa 8 milioni di famiglie hanno beneficiato del contributo straordinario.

Le operazioni per l’erogazione dello sconto si concluderanno il 31 dicembre 2025. Dal giorno dopo, sarà come se non fosse mai esistito. 

L'ipotesi che non ci sarà una proroga, da un certo punto di vista, ignora l’impatto dell’inflazione, l’aumento del costo della vita e le difficoltà concrete di tante famiglie italiane.

Chi ci rimette davvero

Con le nuove regole:

  • Il bonus resta solo per chi ha un ISEE sotto i 9.530 euro;
  • Resta l’eccezione per le famiglie numerose (ISEE fino a 20.000 euro);
  • Tutti gli altri perderanno il contributo di 200 euro;
  • Niente aiuto in bolletta per chi ha un reddito medio ma fatica a sostenere le spese.

In pratica, chi nel 2025 aveva ricevuto un sostegno, dal 2026 non avrà più nulla. E sarà costretto ad affrontare aumenti e spese senza alcun tipo di supporto.

Conclusione

Il bonus bollette torna a essere una misura riservata ai più poveri, lasciando scoperta una parte importante della popolazione. In un momento storico in cui i costi dell’energia sono ancora alti e le famiglie arrancano, questa scelta appare poco lungimirante.

LEGGI ANCHE