Alessandro Robecchi è uno dei più apprezzati scrittori, giornalisti e autori televisivi italiani degli ultimi anni, capace di spaziare tra noir contemporaneo, satira intelligente e critica sociale.
La sua produzione, caratterizzata da uno stile tagliente e ironico, lo ha reso un riferimento sia per il pubblico amante della letteratura che per quello televisivo, grazie anche alle sue collaborazioni con Maurizio Crozza e numerose testate giornalistiche.
Alessandro Robecchi nasce a Milano il 16 giugno 1960 e cresce nel vivace contesto culturale del capoluogo lombardo. Sin da giovane manifesta una notevole curiosità per la scrittura e la comunicazione.
Dopo il liceo, si affaccia al mondo del giornalismo e della critica musicale nei primi anni Ottanta, debuttando come cronista e proseguendo come caporedattore della celebre rivista satirica "Cuore" e critico musicale per L'Unità.
La sua formazione milanese influenza profondamente la sua narrativa: le atmosfere urbane, le dinamiche sociali e la realtà contemporanea di Milano compaiono costantemente nelle sue opere.
Tutto questo lo porta a forgiare un proprio stile, riconoscibilissimo per ironia, profondità psicologica e attenzione ai temi civili e sociali.
Sul piano privato, Alessandro Robecchi mantiene un profilo piuttosto riservato, pur non rinunciando a condividere alcuni dettagli della sua quotidianità con i suoi lettori e fan.
Nelle sue rare note biografiche indica esplicitamente di avere una moglie e due figli. Nel tempo, spesso ha raccontato come la famiglia rappresenti il suo punto fermo e una preziosa fonte di equilibrio tra l’intensa attività lavorativa, il ritmo frenetico del mondo televisivo e la dimensione più riflessiva della scrittura.
Nelle sue interviste, Robecchi ha spesso ricordato il grande affetto per il cane, Ombra – compagno di tante mattine in radio – e più di recente per il suo gatto. Il rispetto per la sfera privata è un tratto che lo distingue nel panorama degli scrittori italiani contemporanei.
Robecchi è un autore poliedrico: nato come giornalista nel 1982, ha collaborato con testate come Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano, MicroMega e molte altre, affrontando temi di attualità, cultura e satira politica.
In radio, è stato direttore dei programmi di Radio Popolare e autore di “Piovono Pietre”, trasmissione satirica vincitrice del Premio Viareggio per la satira politica.
Nel 2014 fa il suo esordio nel noir con “Questa non è una canzone d’amore” (Sellerio), primo romanzo della fortunata serie con l’ex autore televisivo Carlo Monterossi, diventata anche una serie TV prodotta da Amazon Studios.
Seguono numerosi titoli di successo – come “Dove sei stanotte” e “Torto marcio” – in cui racconta una Milano inedita e moderna, tra indagini private e disincantate riflessioni sulla società.
Accanto alla narrativa, Robecchi è autore televisivo per Maurizio Crozza e ha lavorato per programmi come “Doc3”, “Ballarò” e “Markette”.
Negli anni ha saputo unire la rigorosa osservazione sociale alla leggerezza della satira, mantenendo sempre vivo il legame con l’attualità e la realtà urbana che da sempre narrano la sua cifra stilistica.
La sua carriera, in costante evoluzione, si conferma così attraversata dalla volontà di raccontare il nostro tempo, con profondità, autenticità e una verve inconfondibile.