L’INPS ha aggiornato i limiti ai tassi di interesse per i prestiti con cessione del quinto della pensione validi dal 1° ottobre al 31 dicembre 2025.
Questi limiti servono a proteggere i pensionati da tassi troppo alti, che la legge considera usurari, cioè illegali.
In questo articolo, vediamo cosa significa e come funziona questo tipo di prestito.
La cessione del quinto è un tipo di prestito molto usato dai pensionati perché la rata viene pagata direttamente con una trattenuta sulla pensione, fino a un massimo di un quinto, cioè il 20%, della pensione mensile netta.
Questo permette di avere una certezza nella restituzione del prestito e, allo stesso tempo, il pensionato non rischia di pagare più di quanto può permettersi.
Per proteggere chi chiede il prestito, la legge stabilisce un limite ai tassi di interesse che possono essere applicati.
Sul tasso medio viene poi applicato un aumento di un quarto e aggiunti 4 punti percentuali per ottenere il “tasso soglia”. Se un prestito supera questo tasso soglia, il tasso è considerato usurario e chi lo concede rischia sanzioni penali molto gravi.
Come comunicato dall’INPS con il messaggio n. 2953 del 6 ottobre 2025, per il periodo che va dal 1° ottobre al 31 dicembre 2025, i tassi soglia per i prestiti con cessione del quinto sono i seguenti:
Questi limiti sono molto importanti perché chi concede prestiti con tassi superiori a questi valori rischia pesanti conseguenze legali.
Inoltre, per i prestiti concessi da banche e finanziarie convenzionate con l’INPS, i tassi applicati variano in base all’età del pensionato (calcolata alla fine del piano di ammortamento) e all’importo del prestito.
Generalmente, chi è più giovane può accedere a tassi più bassi, mentre per gli over 79 i tassi massimi coincidono con quelli stabiliti dal MEF.
Quasi tutti i pensionati possono richiedere la cessione del quinto, tranne chi percepisce pensioni o assegni particolari come:
Quindi, se si percepisce una pensione ordinaria o altri tipi di prestazioni pensionistiche ordinarie, è possibile richiedere questo tipo di finanziamento.
Per chiedere un prestito con cessione del quinto, il pensionato deve ottenere dall’INPS una comunicazione di cedibilità della pensione.
Questo documento indica quanto si può trattenere ogni mese dalla pensione come rata del prestito.
Se si sceglie una banca o finanziaria convenzionata con l’INPS, questa comunicazione viene trasmessa automaticamente via telematica, senza bisogno di presentare la domanda personalmente.
Il prestito può durare fino a un massimo di 10 anni e deve includere un’assicurazione che copre il rischio di premorienza, cioè protegge la famiglia se il pensionato muore prima di aver finito di pagare.
L’INPS, prima di approvare il piano di rimborso, verifica che:
Quando il prestito viene approvato, l’INPS trattiene automaticamente la rata dalla pensione e la versa all’istituto finanziario.
La cessione del quinto della pensione è un modo sicuro e regolamentato per ottenere un prestito, con tassi di interesse che variano in base al periodo e all’età del pensionato.
Con i nuovi limiti validi fino a dicembre 2025, l’INPS garantisce che i pensionati siano protetti da tassi troppo alti e da condizioni ingiuste. Prima di firmare qualsiasi contratto, è importante confrontare le offerte e verificare che il finanziatore sia accreditato.