19 Oct, 2025 - 18:11

Manovra 2026, tornano il super e l'iper ammortamento per e imprese: come funzionano

Manovra 2026, tornano il super e l'iper ammortamento per e imprese: come funzionano

La Legge di Bilancio 2026 porta con sé importanti novità per le imprese, in particolare con il ritorno del super ammortamento e dell’iper ammortamento.

Questi due strumenti fiscali, già usati in passato, servono a incentivare gli investimenti in beni strumentali.

Vediamo subito come funzionano.

Dall'Ires premiale al super e iper ammortamento

Nel 2025, l’Ires premiale ha dato alle imprese la possibilità di pagare meno tasse, abbassando l’aliquota dal 24% al 20% se gli utili venivano reinvestiti in nuovi macchinari o in nuove assunzioni, a patto che non fossero distribuiti come dividendi.

Con la manovra del 2026, invece, il Governo cambia strategia e punta su incentivi più ampi e semplici da usare: super e iper ammortamento, che permettono di dedurre una quota maggiore del costo degli investimenti direttamente dalle tasse.

Cosa prevede la Legge di Bilancio 2026 per le imprese

La nuova legge stanzia circa 4 miliardi di euro per sostenere gli investimenti aziendali. Tra le misure più importanti ci sono:

  • La Nuova Sabatini, che aiuta le imprese ad acquistare beni strumentali;
  • Una deduzione fiscale maggiorata del costo del lavoro, fino al 120% e al 130% per alcune categorie di lavoratori;
  • Le agevolazioni per le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

Come funzionano super e iper ammortamento?

Questi incentivi permettono alle imprese di aumentare la quota di spesa che possono dedurre dalle tasse sugli investimenti in beni materiali (macchinari, attrezzature, ecc.). In questo modo si riduce la base imponibile e quindi le tasse da pagare.

Rispetto ai crediti di imposta, questa misura è più semplice: non si tratta di un credito da usare in compensazione, ma di una vera e propria riduzione del reddito imponibile.

In più, il beneficio sarà disponibile anche per le imprese che non sono società di capitali, allargando così la platea dei beneficiari rispetto all’Ires premiale.

Iper ammortamento: un incentivo per la digitalizzazione

L’iper ammortamento è nato nel 2019 per aiutare le aziende a modernizzarsi e investire in tecnologie avanzate, come quelle previste dal Piano Industria 4.0.

Con questo strumento, le imprese possono dedurre dalle tasse una quota maggiore del costo dei beni acquistati, riducendo così l’imposta da pagare.

Diversamente dall’Ires premiale, non ci sono limiti sulla distribuzione degli utili, quindi è più flessibile.
In passato, le percentuali di maggiorazione erano:

  • 170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;
  • 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni.

Nel 2026 si prevede una maggiorazione progressiva, con vantaggi maggiori per le micro e piccole imprese e un calo per gli investimenti più grandi.

E i beni immateriali?

Un punto ancora da chiarire riguarda gli investimenti in beni immateriali come software, brevetti o know-how. Al momento la norma sembra riguardare solo i beni materiali, e questo ha creato qualche preoccupazione tra le aziende tecnologiche, che sperano in un’estensione della misura.

Sintesi del super e iper ammortamento per le imprese

  • Ritorno di super e iper ammortamento: la Legge di Bilancio 2026 punta su super e iper ammortamento, strumenti che permettono alle imprese di dedurre una quota maggiore del costo degli investimenti direttamente dalle tasse, con vantaggi più ampi e accessibili anche alle imprese non in forma di società di capitali;
  • Investimenti e incentivi confermati: sono stanziati circa 4 miliardi di euro per sostenere l’acquisto di beni strumentali, con conferme per la Nuova Sabatini, una deduzione maggiorata sul costo del lavoro (fino al 130%) e agevolazioni per le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS);
  • Iper ammortamento per la digitalizzazione e questioni aperte: l’iper ammortamento, nato per favorire la modernizzazione tecnologica delle imprese, prevede maggiorazioni progressive più favorevoli alle piccole aziende. Resta però un punto da chiarire sugli investimenti in beni immateriali come software e brevetti, attualmente esclusi dalla misura.
LEGGI ANCHE