Tra le agevolazioni meno conosciute ma più significative nel panorama del lavoro, c'è il bonus assunzione detenuti, una misura che unisce finalità sociali e benefici economici per le imprese.
Questo incentivo premia le aziende che offrono opportunità lavorative a persone detenute o ex detenute e il suo obiettivo principale è favorire il reinserimento sociale attraverso il lavoro, sostenendo al tempo stesso le imprese con sgravi fiscali e contributivi.
Vediamo nel dettaglio come funziona, a chi spetta e come richiederlo.
Il beneficio è destinato alle imprese che assumono:
Per poter usufruire dell’incentivo, l’azienda deve sottoscrivere una convenzione con l’amministrazione penitenziaria e garantire un contratto di lavoro di almeno 30 giorni, nel rispetto del contratto collettivo nazionale di riferimento per quel settore.
La convenzione disciplina anche aspetti pratici come l’uso degli spazi, le responsabilità dell’impresa e le modalità di accesso al carcere da parte del personale aziendale.
Il bonus prevede un credito d’imposta mensile, calcolato in base al tipo di lavoratore assunto:
Nel caso di contratto part-time, l’importo è ridotto in proporzione alle ore effettivamente lavorate.
L’incentivo può essere prolungato anche dopo la fine della detenzione, per un massimo di 24 mesi, a seconda del regime a cui il lavoratore era sottoposto.
Lo stesso vale per chi ha seguito un corso di formazione professionale in carcere, a condizione che venga assunto subito dopo per un periodo di almeno tre volte la durata del corso.
Restano escluse dal beneficio le imprese che hanno attivato percorsi formativi con enti locali senza successiva assunzione.
Le imprese interessate devono presentare domanda annuale entro il 31 ottobre 2025, indicando il totale del credito d’imposta previsto per l’anno successivo. La richiesta va inviata alla direzione dell’istituto penitenziario con cui è attiva la convenzione.
Saranno poi le direzioni a trasmettere le istanze ai provveditorati regionali, che a loro volta inoltreranno tutto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria entro il 15 novembre.
L’importo massimo riconosciuto verrà determinato entro metà dicembre, e l’elenco dei beneficiari sarà pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia.
Il credito d’imposta:
Oltre al credito d’imposta, le aziende possono ottenere anche un forte sconto sui contributi previdenziali.
La legge prevede infatti un esonero fino al 95% sui contributi INPS dovuti sia dal datore di lavoro che dal lavoratore, per le assunzioni effettuate all’interno o all’esterno degli istituti penitenziari.
Anche questo sgravio può continuare dopo la scarcerazione, per un periodo che varia in base al tipo di regime detentivo precedente, fino a un massimo di 24 mesi.
Il bonus per l’assunzione di detenuti rappresenta una misura concreta per promuovere il reinserimento sociale attraverso il lavoro, offrendo alle imprese un’opportunità reale per contribuire al cambiamento, con vantaggi economici importanti.
Con la scadenza per la domanda fissata al 31 ottobre 2025, le aziende che vogliono aderire hanno tempo per attivarsi, stipulare la convenzione con l’istituto penitenziario e accedere alle agevolazioni fiscali e contributive. La misura prevede anche un esonero contributivo interessante che arriva fino al 95% sui contributi Inps.