Nonostante la crescente importanza della digitalizzazione e l’attenzione verso l’accesso alle tecnologie, nel 2025 non sono previste misure nazionali che prevedano un bonus PC rivolto a famiglie o studenti.
Il cosiddetto “bonus computer”, introdotto durante la pandemia per facilitare la didattica a distanza, non è stato rinnovato al termine della fase emergenziale e al momento non ci sono provvedimenti ufficiali in discussione per il suo ritorno.
Ecco cosa sapere per non sbagliare.
Negli ultimi mesi, numerose testate e portali web hanno diffuso notizie su un presunto bonus PC. Tuttavia, queste informazioni non trovano alcun riscontro nelle fonti ufficiali o nei documenti governativi.
Si è tratta di una notizia fuorviante che ci riportava indietro a un incentivo nato per supportare le famiglie durante la didattica a distanza nei mesi critici della pandemia, ma che è stato sospeso e non ha previsto alcuna proroga o sostituzione.
In un contesto in cui circolano molte informazioni non verificate o errate, è fondamentale affidarsi esclusivamente a fonti ufficiali come siti istituzionali, ministeri o enti regionali.
Solo così è possibile evitare di cadere in false aspettative o di perdere opportunità concrete di risparmio e sostegno.
Sebbene non esista un bonus PC nazionale esteso a tutti, alcune categorie specifiche possono accedere a importanti vantaggi fiscali e contributi per l’acquisto di dispositivi digitali.
Da una parte troviamo le persone con disabilità. La Legge 104/1992 prevede un’aliquota IVA agevolata al 4% per l’acquisto di sussidi tecnici, inclusi computer e software, destinati a facilitare l’autonomia e l’inclusione.
Inoltre, per le spese sostenute può essere detratto il 19% nella dichiarazione dei redditi. Questo rappresenta un supporto significativo per chi necessita di ausili tecnologici specifici per superare barriere quotidiane.
Dall'altra parte, invece, ci posizionano i lavoratori autonomi e professionisti. Infatti, chi utilizza il computer come strumento di lavoro può dedurre fiscalmente il costo del dispositivo. La deduzione è:
A livello locale, alcune Regioni italiane hanno adottato misure volte a sostenere le famiglie nell’acquisto di dispositivi digitali, soprattutto per categorie con bisogni specifici.
La Regione Lombardia offre un contributo pari al 70% delle spese sostenute per l’acquisto di computer, tablet, software specializzati e dispositivi per l’udito. Questa misura è riservata esclusivamente a persone con disabilità riconosciute ai sensi della Legge 104, con un ISEE familiare non superiore a 30.000 euro e residenza in Lombardia. Per accedere al bonus è necessario un certificato medico che attesti la necessità dell’ausilio tecnico.
La Regione Sicilia ha previsto per il 2025 un incentivo che copre il 70% degli interessi passivi su finanziamenti contratti per l’acquisto di beni durevoli, inclusi computer e smartphone. Questo beneficio è destinato a nuclei familiari con ISEE inferiore a 30.000 euro e si applica a finanziamenti compresi tra 300 e 5.000 euro. Si tratta di una misura pensata per facilitare l’accesso al credito per l’acquisto di dispositivi tecnologici, riducendo il costo effettivo del prestito.