Gli aumenti degli stipendi per docenti e personale amministrativo della scuola e della ricerca restano in bilico (almeno per adesso): la trattativa con l’Aran, iniziata da mesi, riguarda non solo gli incrementi salariali dal 1° gennaio 2024, ma anche le indennità fisse, la Retribuzione Professionale Docenti (RPD), il Compenso Individuale Accessorio (CIA) e gli arretrati.
Tra promesse, attese e cifre giudicate insufficienti dai sindacati, chiudere il rinnovo contrattuale entro fine anno sembra tutt’altro che scontato, mentre il nuovo contratto per il triennio 2025-2027 resta ancora un’incognita.
In questo articolo, vedremo gli aumenti previsti, e come cambiano le altre voci.
La proposta prevede aumenti mensili:
A questi vanno aggiunte le indennità fisse, che sono aumentate:
Per i direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), l’indennità di direzione è stata fissata a circa 3.000 euro all’anno.
Questi incrementi, se approvati, rappresenterebbero un primo passo verso il miglioramento delle retribuzioni nel settore, anche se le cifre non convincono del tutto i sindacati, che ne contestano la reale efficacia e il potere d’acquisto che queste cifre garantirebbero ai lavoratori.
La Retribuzione Professionale Docenti, nota come RPD, è una parte fissa dello stipendio dedicata agli insegnanti con contratto a tempo indeterminato e ai supplenti annuali.
Questo importo non dipende dalle ore effettivamente svolte o dalla presenza in classe, ma rappresenta un riconoscimento economico del valore e della professionalità del ruolo docente.
Con il nuovo contratto in discussione, la RPD subirà un aumento: è previsto un incremento lordo mensile di 12 euro, portando così il totale mensile lordo a 214 euro.
Il Compenso Individuale Accessorio, abbreviato in CIA, è un’indennità mensile fissa pensata per il personale ATA, a eccezione dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA).
Questo compenso riconosce il contributo professionale svolto nelle attività ordinarie, anche quando queste non rientrano in modo preciso nelle mansioni specifiche del proprio profilo lavorativo.
Secondo la proposta contrattuale attuale, il CIA aumenterebbe di 7 euro lordi al mese, portando così l’importo totale mensile lordo a 100,70 euro.
Nel caso in cui il contratto venga firmato entro il 2025, i lavoratori riceveranno anche gli arretrati, cioè una somma una tantum che coprirà il periodo dal 1° gennaio 2024 fino alla data di firma del contratto.
Gli arretrati medi potrebbero aggirarsi intorno a 1.450 euro, con una somma extra di circa 142 euro.
Il prossimo incontro è fissato per fine mese, quando verranno discusse anche le risorse disponibili per altri settori della ricerca, università e alta formazione artistica e musicale (Afam).
La chiusura del rinnovo contrattuale è prevista entro la fine del 2024, per permettere l’avvio tempestivo della nuova fase contrattuale che coprirà il triennio 2025-2027.