 
   I dazi imposti da Trump sono davvero solo un limite per l'economia e il commercio italiano ed europeo?
È la domanda che abbiamo fatto al professore Benedetto Santacroce, esperto di diritto tributario e doganale e docente del master in “Pianificazione fiscale e doganale del commercio internazionale”, presso l'Università telematica Unicusano.
Il professore Santacroce è anche il curatore - insieme all'avvocato Giovanni Puoti" del convegno “Il cambiamento degli scenari internazionali e le nuove regole del commercio”, in programma il 12 novembre 2025 presso l’ateneo romano. L’evento vedrà la partecipazione, tra gli altri, del viceministro alle Finanze, Maurizio Leo.
L’incontro nasce con l’obiettivo di fare il punto sulle turbolenze del mercato internazionale, profondamente trasformato dal “ciclone Trump”, ma sarà anche l’occasione per analizzare due importanti novità normative: il nuovo Codice Doganale Europeo, che entrerà in vigore nel 2026, e la riforma del codice doganale italiano, già operativa dal 2024.
Due cambiamenti che, di fatto, stanno ridisegnando le regole del gioco.
E come sempre accade in presenza di grandi trasformazioni, ai limiti si affiancano nuove opportunità, pronte a essere colte da chi sa leggere i mutamenti del contesto globale.
Secondo Santacroce, anche in uno scenario tanto complesso e incerto, esistono spazi – seppur limitati – per la crescita delle imprese italiane e, soprattutto, per i giovani che si affacciano allo studio del commercio internazionale e della pianificazione doganale.
La guerra dei dazi iniziata da Trump ha portato a un cambio di paradigma nei rapporti tra le potenze commerciali mondiali.
Si è passati, come ha sottolineato il professore Santacroce, a una forma di “nazionalismo e isolazionismo”, che ha generato molta incertezza per le aziende e ha abbassato i livelli di protezione dei consumatori.
Questa è la cornice generale, che tuttavia non è così nera come potrebbe apparire a un primo sguardo. Se le regole doganali sono cambiate, diventa infatti fondamentale padroneggiare i meccanismi dei dazi non solo nei rapporti con gli Stati Uniti, ma anche verso mercati alternativi, come quelli del Mercosur, dell’India o dell’Indonesia.

Spiega così il professore Santacroce, che tuttavia evidenzia come sia necessario avere le idee chiare e affidarsi a professionisti con una solida formazione in materia doganale. Conoscere le regole, infatti, significa riuscire a trarne vantaggio.

In un contesto economico internazionale in continua evoluzione, dunque, la conoscenza delle normative doganali e la capacità di riposizionare le strategie commerciali possono trasformare una crisi apparente in una leva di competitività per le imprese italiane.

Un ruolo, spiega Santacroce, che può essere ricoperto da un consulente strategico esterno per le piccole e medie imprese, o da una figura interna per le realtà più grandi e strutturate.


Ha spiegato Santacroce che poi ha concluso:
