Non esiste un “bonus single” inteso come misura dedicata esclusivamente a chi è solo. Possiamo tranquillamente affermare che la maggior parte dei bonus sono pensati per chi ha famiglia e una prole numerosa. Un modus operandi che lascia fuori un’altra fetta di popolazione che, forse anche più, ha bisogno di qualche sostegno economico per far fronte a molte di quelle spese che da soli non si riescono a sostenere.
Tuttavia, chi vive da solo può accedere a molte agevolazioni economiche e fiscali previste per i cittadini, indipendentemente dallo stato civile o dalla composizione del nucleo familiare.
Questo fenomeno ha spinto anche le istituzioni a considerare più attentamente i bisogni dei nuclei monocomponente, ovvero formati da una sola persona.
Vediamo quindi quali sono i bonus e le agevolazioni a disposizione di chi vive da solo.
Negli ultimi anni, il numero di persone che vivono sole è cresciuto in modo significativo. Giovani che lasciano la casa dei genitori per cercare indipendenza, persone separate, divorziate o vedove: le ragioni sono diverse, ma il risultato è un cambiamento strutturale nella società italiana.
Nel 2025 i lavoratori dipendenti possono ricevere fino a 1.000 euro di fringe benefit esentasse da parte del proprio datore di lavoro. Questa somma può essere utilizzata per pagare:
Il bonus vale anche per chi vive da solo, senza figli a carico. In presenza di figli, l’importo può raddoppiare.
Inoltre, per i neoassunti che si trasferiscono in un’altra città a oltre 100 km dalla propria residenza, è previsto un contributo fino a 5.000 euro per coprire le spese legate al trasloco e alla sistemazione.
Anche i single possono beneficiare del bonus mutuo per l’acquisto della prima casa, dedicato agli under 36. Non sono richiesti vincoli legati alla composizione familiare.
Il bonus prevede la garanzia statale fino all’80% dell’importo del mutuo tramite il Fondo di Garanzia Prima Casa. Tuttavia, a partire dal 2025, non sono più incluse le agevolazioni fiscali come l’esenzione dalle imposte ipotecarie e catastali.
Per accedere servono tre requisiti:
Anche chi vive solo può accedere alla detrazione per l’affitto, che non dipende dal numero di persone nel nucleo ma dal reddito.
In particolare, i giovani tra i 21 e i 31 anni con un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 euro possono richiedere una detrazione fino a 2.000 euro all’anno, per un massimo di quattro anni.
Molte misure legate all’ISEE sono accessibili anche ai nuclei composti da una sola persona. Ecco le principali: